La Villa Comunale “Paolo Borsellino” di Sassano è, ormai da anni, oltre che il fiore all’occhiello del paese, anche meta ambita da famiglie, bambini, anziani e gruppi di amici per trascorrere il pomeriggio in assoluto relax, passeggiando sul prato o sdraiandosi lungo le rive del laghetto che l’attraversa.
Duole molto, però, rendersi conto che a volte può trasformarsi (o meglio, essere trasformata) in un luogo che, più che accogliere tranquille famiglie, diventa “sfogatoio” personale di qualche vandalo probabilmente in preda alla frustrazione. Infatti è di questa mattina la scoperta di alcuni gesti di inciviltà che feriscono nel profondo quello che per Sassano è un vero e proprio biglietto da visita all’ingresso del paese, testimonianza di cultura e sviluppo piuttosto che di barbarie.
Qualcuno, a quanto pare, si è divertito prendendosela con la Villa Comunale e il suo arredo. Cestini della spazzatura bruciati, qualcuno divelto, altri addirittura lanciati nel corso d’acqua che solca il prato. Cosa ben più grave la si nota quando si arriva dinanzi al tabellone in legno recante il regolamento di fruizione del parco e lo si ritrova letteralmente spaccato in due parti. In barba alle regole del buon vivere, quindi. Mostrando totale menefreghismo per quello che è il “Codice della Villa” che, finora, tutti hanno sempre rispettato.
“Sono indignato e amareggiato per quanto accaduto – ci dice il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, rieletto al suo secondo mandato da pochi giorni – Noi stiamo provvedendo a sporgere denuncia contro questi atti vandalici e, intanto, abbiamo già fornito ai Carabinieri tutte le immagini del sistema di videosorveglianza della Villa Comunale a nostra disposizione. Perchè è necessario punire questi incivili che nulla hanno a che fare con la nostra gente seria e perbene“.
Si procederà, quindi, all’individuazione dei vandali attraverso il sistema di videosorveglianza urbana di cui Sassano è dotato da qualche mese. Quei vandali che, incuranti del fatto che la Villa “Paolo Borsellino” appartiene anche a loro stessi, hanno portato il disprezzo per il bene pubblico in un luogo in cui la stessa scelta dell’intitolazione al magistrato simbolo di legalità vuole dimostrare e insegnare tutt’altro.
– Chiara Di Miele –
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questi sono atti che vanno puniti in modo esemplare, poichè in essi si legge un segnale d’inciviltà e assoluta mancanza di rispetto del bene pubblico.questi sono i fatti che fanno rimpiangere l’abolizione di alcune materie scolastiche come ad es. l’educazione civica,nonchè la soppressione di alcuni istituti di restrizione delle libertà individuali, come le case di rieducazione per minorenni.
Sempre peggio!!! Che vergogna… gente FRUSTRATA che non sá dove sfogarsi…. e con chi!!!
Questo episodio dovrebbe far scattare nella comunità tutta, il sentimento del Bene Comune. ..e quindi come esempio di salvaguardia , intervenire al momento ,o comunicare tempestivamente l accaduto alle forze dell ordine…
Certo che sassano è proprio un comune difficile…