E’ stato tagliato ieri pomeriggio a Sassano il nastro della mostra pittorica dell’artista Salvatore Ceglia, dal titolo “Il silenzio e le parole“, visitabile a Palazzo Piccini per tutto il mese di dicembre.
L’evento, promosso dagli assessorati alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità, guidati dalle due “quote rosa” in Amministrazione, Tania Esposito e Maria Russo, lancia un eloquente messaggio, a pochi giorni dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Solidarietà verso quella parte, sempre più consistente, dell’universo femminile che viene sopraffatta dalla forza brutale e aggressiva dell’uomo e un invito a non soffocare il dolore, a non temere le conseguenze di un riscatto, a dar voce al proprio io, sciogliendo le catene di quella che, spesso, è una vera e propria sottomissione, fisica e psicologica.
La mostra è stata introdotta da un monologo, recitato dallo stesso Ceglia, sul testo di “Secondo me la donna” di Giorgio Gaber. La sala mostre di Palazzo Picinni si è poi presentata al pubblico in un allestimento toccante e originale. Le tele dell’artista, dai colori accesi e dall’intenso significato, incorniciate dalle poesie del professor Mario Senatore, presente al successivo tavolo dei lavori in compagnia del sindaco Tommaso Pellegrino e degli assessori Russo ed Esposito.
“Possiamo parlare di pari opportunità solo se la donna viene rispettata a 360°. – ha detto il primo cittadino nel corso del suo intervento di presentazione dell’esposizione – Dobbiamo condannare la violenza sulle donne e mettere in campo ogni forma di sensibilizzazione, soprattutto in quei territori in cui la figura femminile viene ancora troppo spesso sminuita“.
Protagonisti indiscussi della serata inaugurale i quadri di Ceglia, definito dal poeta Senatore “un provocatore, che fa parlare, urlare, sussurrare i colori nelle sue opere e ci fa fermare a riflettere“.
La cultura e l’arte, due armi forse considerate insolite, ma sicuramente efficaci contro un nemico che, anche nel caso della violenza di genere, si chiama discriminazione. Quel nemico che, sovente, è figlio della scarsa conoscenza. Efficace a questo proposito un’espressione donata al numeroso pubblico, eterogeneo, dal poeta Senatore:”L’intelligenza non ha sesso. O c’è o non c’è“.
– Chiara Di Miele –
Complimenti!
Un bell’articolo che ha sintetizzato il sucesso della serata. Una sola “dimenticanza”: oltre alle Opere dell’Artista Ceglia, l’altro protagonista eccellente dell’evento è stato il pubblico. Giovane, numeroso, raffinato, interessato, con, in più, il calore ed il senso di ospitalità mostrati, ha dato testimonianza concreta della validità di tali incontri culturali quali occasioni di crescita.
Grazie per le citazioni.
Buon lavoro.
Mario Senatore