E’ il racconto di un legame indissolubile, di un affetto che supera i limiti e che si conserva nei cuori, è l’andare oltre gli impegni e farsi in quattro per adempiere ad una promessa fatta, è un’amicizia che vive anche dopo la morte.
In una parola è Smile, l’associazione no profit composta da giovanissimi di età compresa tra i 16 e i 25 anni, nata per mantenere vivo il ricordo di Nicola e Giovanni Femminella, di Daniele e Luigi Paciello i quattro angeli della strage di Sassano.
Gli amici dei quattro ragazzi hanno organizzato lo scorso fine settimana, nei campetti adiacenti la parrocchia-Santuario del “Cuore Immacolato di Maria” nella frazione di Varco Notar Ercole di Sassano, un torneo di calcio balilla umano, il cui ricavato servirà alla ristrutturazione degli stessi campetti che verranno poi intitolati a Nicola, Giovanni, Luigi e Daniele.
La piazza sassanese, nella due giorni sportiva, si è popolata fin dalle prime ore del pomeriggio di tanti giovani che hanno voluto partecipare all’evento e contribuire alla realizzazione del progetto. Particolarmente toccante è stata la premiazione della squadra vincitrice, composta dagli amici dei quattro ragazzi.
Si è respirato nell’aria qualcosa di speciale, qualcosa che ha fatto percepire la presenza dei quattro angeli, per un attimo con l’immaginazione si è visto correre Giovannino dietro ad un pallone, Luigi e Daniele sulle loro biciclette e Nicola passare davanti la chiesa per andare nel suo bar. Come se nulla fosse cambiato, erano tutti nella piazza di Varco come ogni pomeriggio d’estate a divertirsi spensierati con i propri amici.
I volti dei quattro ragazzi stampati sul telo affisso sulla cancellata del campetto, però, ha riportato tutti alla realtà ma allo stesso tempo alla certezza che “nessuno muore se vive nel cuore di chi resta”.
Ed è proprio così per chi li ha conosciuti, per chi ha condiviso con Nicola, Giovanni, Luigi e Daniele momenti felici, di spensieratezza e serenità, ma anche per chi li ha solo incrociati con lo sguardo, per chi ne ha sentito parlare solo dopo quel 28 settembre, per chi li conosceva da poco. Loro, gli angeli di Silla, continueranno a vivere nei cuori e nelle preghiere di tutti.
– Giovanna Quagliano –