È il giorno del dolore e del silenzio a Sassano dove questa mattina si sono svolti i funerali di Francesca Calandriello, la 27enne che ha perso tragicamente la vita in seguito ad un incidente avvenuto la scorsa settimana in località Difesa a Sant’Arsenio. La giovane, sempre sorridente e piena di vita, portava in grembo la sua Vittoria che sarebbe dovuta venire al mondo a breve.
Non è riuscita la parrocchia Cuore Immacolato di Maria a contenere le centinaia di persone giunte per dare l’ultimo saluto a Francesca. Il Vallo di Diano ed in particolare le comunità di Sassano, paese d’origine, e Sant’Arsenio, dove si era trasferita dopo il matrimonio, si sono strette in un unico, composto e silenzioso abbraccio intorno al marito Antonio, alla mamma Giovanna, al papà Antonio, al fratello Michele, alla famiglia tutta ed agli amici.
Momenti di forte commozione hanno segnato la cerimonia che è stata officiata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca con il parroco don Carmine Tropiano e altri del territorio.
“Questo è il momento del silenzio – commenta il Vescovo durante l’omelia – Le parole potrebbero disturbare il dolore di questi attimi eppure la nostra condizione umana ci stringe a condividere il sostegno, la forza ed accompagnare la sofferenza dei genitori e del marito. Fin dall’inizio abbiamo vissuto ore difficili con una flebile speranza ma la realtà ci ha portato alla triste concretezza. Adesso è ancora più tragica perché si tratta di mettere insieme le vicende della vita con quelle della fede. Ogni giorno siamo chiamati a fare i conti con questa sintesi di fede e di vita. In questo momento gli interrogativi sulla fede e su Dio si fanno interrogativi inquietanti. Nella fede abbiamo imparato che le cose visibili sono destinate a diventare invisibili e perciò eterne. Da oggi Francesca e Vittoria vivono nell’eternità di Dio. Il nostro silenzio si apra alla supplica e all’intercessione. Siamo qui per invocare la parola del Signore, la consolazione, la fiducia e la speranza. Francesca partecipa dal cielo e lei stessa pregherà il Dio della Misericordia perché doni alla sua famiglia la consolazione. Questa fede è stata la ragione di vita di Francesca e proprio qui in questa chiesa con il matrimonio ha dato il fondamento alla vita futura. Tutto continuerà dal cielo”.
In occasione dei funerali i Sindaci dei due Comuni hanno indetto il lutto cittadino in segno di rispetto e vicinanza alla famiglia.
“Parlare in un giorno così triste non è facile. Francesca era una ragazza solare e sempre sorridente. Era una ragazza disponibile. Se n’è andata via portando con sè un angioletto che non ha potuto conoscere il papà Antonio e i nonni. La conoscevo e la stimavo per la sua semplicità. Francesca in questi giorni di grande tristezza è diventata la figlia, la sorella e l’amica di tutti. Se n’è andata via perché altrove c’era bisogno della sua freschezza e del suo sorriso” commenta il primo cittadino Domenico Rubino.
Il feretro, portato a spalla dagli amici, è stato accolto all’esterno della chiesa dalla canzone “Danzami nei sogni” di Andrea Zeta, da un lunghissimo applauso, da rose bianche e dal volo di due colombe e di tanti palloncini rosa.
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