“Ricomincia il calvario nei Tribunali. Citata per risarcimento danni a seguito di un incidente accaduto a scuola nel 2011. Non so se sopporterò ancora. Mi chiedono 717.838 euro!“. Nel giorno del suo 61esimo compleanno Franca Principe, Dirigente Scolastico del Liceo “Pisacane” di Sapri, ha ricevuto la notifica di richiesta di risarcimento danni a seguito di un incidente accaduto a scuola nel 2011.
Come si ricorderà la Dirigente Principe e l’ingegnere Iannuzzi sono stati condannati per lesioni colpose gravi in riferimento ad un fatto accaduto a scuola nel luglio 2011, quando uno studente di Torre Orsaia, mentre erano in corso gli esami di Stato, si ferì cadendo nel cortile interno dell’edificio scolastico in seguito al cedimento di un lastrico che avrebbe dovuto essere inaccessibile. Entrambi erano stati condannati in primo grado dal Tribunale di Lagonegro e avevano proposto appello avverso la sentenza. Anche la Corte di Appello di Potenza, però, aveva confermato la condanna, così come infine hanno disposto i giudici della Cassazione nel maggio 2019 che condannò Franca Principe e Nicola Iannuzzi ad un mese di reclusione con pena sospesa e con il beneficio della non menzione nel certificato penale, oltre che ad una provvisionale di 15.000 euro.
“Che tempistica! – commenta la Dirigente – Avevo appena finito di assaggiare una fetta di torta per il mio 61esimo compleanno, in un momento di gioia familiare, dopo tante tribolazioni”.
Per affrontare il problema Franca Principe cerca la solidarietà nel suo gruppo di appartenenza: “Invio un messaggio ai miei colleghi Dirigenti Scolastici: siamo in 8.000. – dice – Se ciascuno volesse contribuire con 100 euro, si potrebbe raggiungere la cifra richiesta per il risarcimento danni”. La richiesta non è un mero personalismo, ma si rivolge a quanti colleghi dovessero subire le stesse tribolazioni giudiziarie.
“Sarebbe un segno di unità, autonomia e forza della categoria. – commenta – Potrebbe poi essere rinnovato ogni anno, quale fondo di solidarietà per tutti i colleghi che dovessero avere cause penali in materia di sicurezza scuole”.
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