È stato effettuato ieri nel tardo pomeriggio l’interrogatorio di garanzia da parte del Giudice per l’indagine preliminare di Lagonegro a Gabriele Milito per l’omicidio della moglie, l’insegnante Antonietta Ciancio morta nel suo letto a Sapri, mentre dormiva, con un colpo di pistola sparato alla nuca dal marito.
Per il Gip di Lagonegro non ci sono dubbi: Milito ha sparato volontariamente a ha dunque confermato lo stato di fermo per il ragioniere saprese, nonostante il 75enne abbia confermato anche durante l’interrogatorio di garanzia l’incidentalità dell’evento. Il colpo, come ha sempre dichiarato Milito, è partito involontariamente mentre puliva la pistola legalmente detenuta.
Ma il racconto non ha convinto il Gip. Per l’avvocato Damiano Brandi, uno dei due legali di Milito, “il Gip ha convalidato lo stato di fermo perché ha ritenuto che gli indizi a carico del ragioniere Milito, raccolti durante le indagini, portassero all’omicidio volontario”.
Sulla linea difensiva che gli avvocati Brandi e Lentini adotteranno per difendere il ragioniere dall’accusa di omicidio volontario, l’avvocato Brandi non si è sbottonato. “Sicuramente cercheremo di ottenere una pena meno afflittiva possibile, data l’età del ragioniere”, ha affermato l’avvocato Brandi.
Immediatamente dopo l’interrogatorio di garanzia, Milito ha accusato un malore, causato molto probabilmente dalla tensione accumulata. Trasportato nel vicino ospedale di Lagonegro, Milito si è subito ripreso ed è stato riportato in carcere.
– Maria Emilia Cobucci –
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