Si è svolto questa mattina il convegno organizzato dal Rotary Club Sapri al Cine-teatro Ferrari, in occasione del 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione.
L’evento è iniziato con l’ascolto dell’Inno di Mameli ed è proseguito con i saluti del Presidente del Rotary Vincenzo Casale che nel presentare gli ospiti, i professori Massimo Franco e Gianluca Luise del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Napoli Federico II, il sindaco Antonio Gentile, il Procuratore capo del Tribunale di Lagonegro Vittorio Russo, il direttore del quotidiano “La Citta di Salerno” Antonio Manzo, il professore Remo Roncati e i dirigenti scolastici Franca Principe e Corrado Limongi, ha ricordato che “questo incontro vuole essere uno stimolo per i giovani alla partecipazione nella vita sociale e amministrativa del territorio”.
Sempre sull’importanza della presenza dei giovani nella vita politica è il messaggio del sindaco Gentile: “Disinteressarsi alla politica significa lasciare che qualcun altro al posto nostro si occupi del nostro futuro. Il motore della società siete voi”.
E proprio i giovani sono stati sottoposti a un test che, analizzato dai professori Franco e Luise, ha evidenziato la disaffezione dei ragazzi alla politica. Se però si riparte dalla Costituzione e dalla sua lettura, i giovani possono riavvicinarsi alla politica.
Pensiero condiviso dal Procuratore Vittorio Russo: “Iniziative come queste ci ricordano quanto importante sia la nostra Costituzione, che nei suoi principi fondamentali è sempre attuale e moderna. La formazione di un cittadino non può essere disgiunta dalla conoscenza di quei principi e di quei valori che innervano la nostra società e che sono attualissimi”.
La giornata si è conclusa con l’intervista fatta dal direttore Antonio Manzo a Remo Roncati, studioso e conoscitore del Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi, al quale ha dedicato tre libri. “Noi italiani dobbiamo molto a De Gasperi – afferma il professore – È stato l’uomo della ricostruzione che ha fatto tanto per il nostro paese”.
– Maria Emilia Cobucci –