Una turbolenza all’interno dell’Amministrazione Comunale di Sanza si registra a poche settimane dal rinnovo del Consiglio comunale previsto per il prossimo 11 giugno. L’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Antonucci, infatti, ha rimesso le proprie deleghe nelle mani del sindaco Francesco De Mieri, dimettendosi in questo modo dalla sua carica in Giunta.
I motivi della separazione politica di Antonucci dalla maggioranza sono spiegati in una lunga lettera di dimissioni protocollata in Municipio. “Tante le motivazioni, le sopportazioni che mi hanno indotto, nel tempo, a maturare la convinzione di non poter più continuare a sopportare – scrive l’ormai ex assessore sanzese – Uno per tutti: il comportamento dell’attuale assessore alle politiche sociali che, in accordo con il sindaco, decidevano, senza alcuna consultazione nè con la gente nè tantomeno con la Giunta, di cambiare nome alla località San Vito Taverne. Può sembrare una banalità; ma non lo è. Un’azione deliberatamente fatta tenendomi all’oscuro di tutto“.
“Ognuno è responsabile delle proprie scelte – dichiara il sindaco De Mieri raggiunto da Ondanews – noi abbiamo continuato ad andare avanti con responsabilità e porteremo avanti il nostro mandato amministrativo. In seguito ci rimettiamo nelle mani del popolo che deciderà se riconfermarci o meno“.
“Antonucci ha lavorato con noi in Giunta fino a settembre – spiega il primo cittadino di Sanza – quindi se ci sono stati degli errori li abbiamo fatti insieme. Le sue accuse sono delle banalità, forse scuse per passare dall’altro lato. Non so perchè voglia cambiare“.
“E’ assurdo che un Sindaco non possa intitolare una piazza perchè ad un assessore non va bene – continua De Mieri – La democrazia è fatta di maggioranza e di minoranza. Se in Giunta la maggioranza decide per il sì, chi è in minoranza deve accettare ciò che è stato scelto dagli altri. Non sono questi i motivi per provocare una scissione“.
In conclusione De Mieri afferma di “non nutrire alcun rancore e di continuare ad operare in assoluta serenità, prima di rimetterci nelle mani degli elettori“.
– Chiara Di Miele –