L’Amministrazione comunale di Sanza, guidata dal sindaco Vittorio Esposito si è espressa con un diniego in merito alla richiesta avanzata dalla famiglia e da altri cittadini per l’apposizione di una targa commemorativa in onore dell’ex sindaco Gennaro Bonomo.
L’istanza è stata condivisa da circa 500 persone che avrebbero voluto ricordare in questo modo Gennaro Bonomo, sindaco di Sanza dal 1975 al 1984, in occasione del primo anniversario della sua scomparsa e del 40esimo dall’inaugurazione della Casa Comunale. Grazie proprio al suo impegno, infatti, nel 1978 furono portati a termine i lavori del Municipio iniziati oltre dieci anni prima.
Gennaro Bonomo è stato per anni un politico di spicco del Vallo di Diano e dell’intera provincia avendo ricoperto dal 1990 al 1995 la carica di Assessore provinciale all’Agricoltura.
“L’Amministrazione comunale – ha riferito il sindaco di Sanza Vittorio Esposito attraverso un manifesto pubblico – in merito all’istanza di richiesta di concessione per l’apposizione di una targa commemorativa in memoria di Gennaro Bonomo ha formulato risposta ufficiale ai richiedenti, ravvisando l’impossibilità di dare seguito alla stessa richiesta in merito alla legge del 23 giugno del 1927, specificata anche nelle indicazioni riportate ai Prefetti ed ai comuni il 10 Febbraio 1996”.
“Il sottoscritto – si legge ancora nel manifesto a firma del sindaco Esposito – non dimentica il ruolo pubblico ma anche le vicende politiche e giudiziarie che hanno coinvolto in vita Gennaro Bonomo. Tuttavia la pietas umana, prima ancora che quella cristiana, dinanzi alla morte mi hanno dato la possibilità di ricordare che nella vita si può essere avversari, soprattutto in politica, ma non insensibili alla morte. Noi, però, rispettiamo sempre le leggi”.
“Il diniego non è stato motivato in maniera sufficiente – riferisce Assunta Antonucci, ex assessore al comune di Sanza – si cita una norma, ma non si dà dimostrazione della ragione che impedisca l’apposizione della targa commemorativa. È un’ingiustizia perché è stato compiuto un atto politico, non di pubblica amministrazione. Si è violato il principio di parità del trattamento degli individui poiché si è trattato Gennaro Bonomo come avversario non come uomo politico. In un’epoca di apertura mentale siamo di fronte al regresso totale”.
L’avvocato Antonucci sente di parlare a nome di quanti hanno stimato il sindaco Bonomo che ha costruito tante opere pubbliche in tempi brevi e “ha addirittura creato le attuali aziende in house”.
“E stato fatto un torto – continua Antonucci – non solo alle persone che hanno firmato la richiesta ma anche a chi non ha firmato perché un sindaco appartiene al popolo non ad un gruppo politico. Allo stesso modo il ricordo di Gennaro Bonomo è presente in tante opere che ancora oggi ha Sanza”.
“Sono stato tra i firmatari – commenta Giovanni Siano, sindaco di Sanza negli anni ’90 – e ritengo che sia stato fatto un insopportabile torto a Gennaro Bonomo, della cui amicizia ho goduto per anni. Un atto vergognoso ad opera di chi non rispetta la volontà popolare e soprattutto di chi l’ha rappresentata per anni. Un ennesimo tentativo di acuire le divisioni a Sanza”.
– redazione –