Il Complesso Conventuale di San Francesco nuovamente fruibile grazie all’importante progetto di riqualificazione e di recupero posto in essere su un’area tra le più rilevanti dell’intero territorio comunale di Sanza. Dopo oltre 5 anni di chiusura, riapre al culto la chiesa di San Francesco, annessa all’area conventuale, grazie alla proficua collaborazione tra il Comune di Sanza, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e la Diocesi di Teggiano-Policastro.
La cerimonia ufficiale di riapertura è in programma per domani, domenica 2 aprile, alle ore 11.00, alla presenza di autorità civili, religiose e militari per mostrare a tutti i lavori di restauro che hanno riportato al suo antico splendore uno dei luoghi più significativi del centro montano del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Parteciperanno, fra gli altri, il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, S.E. Mons. Antonio De Luca, il parroco don Giusepe Spinelli e il sindaco Francesco De Mieri.
“Non è stato semplice portare a termine gli interventi – dichiara il primo cittadino – in quanto in un primo momento abbiamo ereditato un progetto privo di copertura finanziaria. Abbiamo, pertanto, dovuto prima reperire i fondi e poi integrare i pareri della Soprintendenza BAP. Insomma siamo più che orgogliosi di riconsegnare alla nostra cittadinanza il complesso conventuale dopo un arduo lavoro burocratico-amministrativo della nostra amministrazione comunale”.
La chiesa di San Francesco d’Assisi al suo interno propone importanti opere tra cui un prezioso dipinto del XVIII secolo raffigurante l’effigie del Servo di Dio Padre Angelo da Maiori, morto nel convento sanzese nel 1738 e la statua lignea del Santo Pasquale Baylon realizzata dall’artista Sabino Peluso nel 1749. Rilevanti artisticamente sono, inoltre, il ciborio lapideo, opera dello scultore Andrea Carrara, e il portale di ingresso.
– Chiara Di Miele –