Dal 20 dicembre al 6 gennaio il sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica, attraverso un’ordinanza, vieta di esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e artifici pirotecnici simili o contenenti miscele detonanti ed esplodenti.
Negli ultimi anni è sempre più diffusa la consuetudine di festeggiare la notte di Capodanno ed altre festività con il lancio di petardi, botti e artifici pirotecnici e, come si legge nell’ordinanza del primo cittadino, “questa condotta generalizzata turba il normale andamento della vita di relazione ed ha dato luogo al verificarsi di fatti anche gravemente lesivi compromettendo le normali condizioni di sicurezza. Tale usanza minaccia altresì l’incolumità degli animali. Esiste un oggettivo pericolo anche nel caso di utilizzo di petardi in libera vendita trattandosi, pur sempre, di materiali esplodenti, che in quanto tali, sono in grado di provocare danni fisici, anche di rilevante entità sia a chi li maneggia, sia a chi venisse fortuitamente colpito“.
Inoltre ulteriori danni economici possono determinarsi a carico del patrimonio pubblico o privato in conseguenza del potenziale rischio di incendio che potrebbe essere provocato dall’accensione incontrollata di articoli pirotecnici ad effetto illuminante.
L’ordinanza trae spunto dalla direttiva 2007/23/CE che lascia alle autorità degli Stati membri la possibilità di adottare disposizioni per limitare l’uso o la vendita al pubblico di certe categorie di fuochi d’artificio per ragioni di sicurezza pubblica o di incolumità delle persone ed in particolare di adottare provvedimenti volti a vietare l’uso e la vendita al pubblico di fuochi d’artificio di categoria 2 e 3, di articoli pirotecnici teatrali e di altri articoli pirotecnici che siano giustificati per motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza, incolumità delle persone o protezione ambientale.
– Chiara Di Miele –