Il capogruppo di minoranza del Consiglio Comunale di Sant’Arsenio, Maria Consiglia Viglione, si dimette dalla carica di consigliere. Alle 11 in punto di questa mattina la presentazione all’Ufficio protocollo del Comune di quelle che rappresentano le dimissioni già per certi versi annunciate.
“A Sant’Arsenio non ci sono assolutamente i presupposti per fare un minimo di opposizione condivisa e ragionevole – sbotta la dottoressa Viglione – Non vengono convocati Consigli comunali, non si registrano lavori svolti dalle commissioni, non riusciamo, per esempio, nemmeno a conoscere i costi del compattatore. Anche con il sindaco, ogni richiesta di confronto o di chiarimenti è praticamente inevasa. Ognuno ha il governo che si merita e noi, a Sant’Arsenio, ci meritiamo evidentemente questo governo. Io – continua Viglione – ho già svolto per ben sei anni il ruolo di consigliere d’opposizione, ma era tutta un’altra cosa. C’era rispetto, c’era confronto, anche serrato, ma costruttivo per il bene comune, funzionavano le commissioni. Ora c’è il nulla”.
Maria Consiglia Viglione ne ha anche per i rappresentanti del suo partito. “Io – sottolinea – mi sono candidata a sindaco con la lista del PD. Ebbene, a tutt’oggi, non sono a conoscenza di nulla su quanto questo partito sta combinando. A Sant’Arsenio il PD flirta con la destra ed è anche per questo e tanti altri motivi che sto seriamente pensando di restituire la tessera e dare un definitivo calcio alla politica, se è questo, oggi, il senso di fare politica”.
Alle amministrative del 2014 Maria Consiglia Viglione è stata candidata alla carica di sindaco del gruppo Pd contro la lista “Rinascita Civica”, capeggiata dall’attuale sindaco Antonio Coiro.
– Rocco Colombo –
gentilissima signora viglione
Se è questo lo scenario che si presenta nel consiglio comunale del suo comune ha fatto bene a dimettersi e se chi è iscritto al pd sostiene, come lei, che non si capisce niente farebbe bene a restituire la tessera. Non sono d’accordo sul l’idea di abbandonare la politica, quello no, non c’è bisogno di tessere di partito per fare politica, non le pare?
#ilmiopartitoèilterritorio