Il Comune di Sant’Arsenio ha ufficialmente costituito la sua Comunità Energetica Rinnovabile (CER) lo scorso 11 novembre. La CER nasce come associazione non riconosciuta ed è stata costituita con atto sottoscritto presso lo studio del notaio Italo Maria Maioli Castriota Scanderbech a Polla.
I soci fondatori sono il Comune di Sant’Arsenio in persona del sindaco Donato Pica e, in qualità di amministratori delle rispettive società aderenti all’associazione, Giuseppina Alessi, Antonio Libretti e Antonio Biscotti. La compagine associativa che ha dato vita al progetto è rappresentativa dell’alleanza strategica tra pubblico, privato e cittadini, uniti per promuovere un futuro energetico più sostenibile e ha trovato ampio sostegno nella figura professionale del notaio Italo Maria Maioli che, in virtù della propria profonda sensibilità per le tematiche ambientali e dell’ecosostenibilità, ha fornito pro bono la propria opera professionale ai fini della costituzione dell’associazione.
Scopo principale dell’associazione, come evincibile dallo statuto, è quello di “fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri e all’area del territorio del comune di Sant’Arsenio, e non quello di realizzare profitti finanziari, promuovendo l’installazione di impianti a fonte rinnovabile e la riduzione dei costi energetici degli associati”.
Questa iniziativa rappresenta dunque un traguardo, e al contempo un punto di inizio, di rilevante importanza per il territorio che punta a diventare un modello di innovazione e sostenibilità, in linea con gli obiettivi europei di transizione ecologica e riduzione delle emissioni di gas serra.
Che cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile?
Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un’organizzazione in cui cittadini, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative o altri soggetti collaborano per produrre, condividere e consumare energia elettrica generata da fonti rinnovabili.
L’energia viene prodotta da impianti come fotovoltaico, eolico, idroelettrico o biogas e può essere condivisa tra i membri della comunità grazie alla rete elettrica nazionale. Ciò consente una condivisione virtuale dell’energia: il bilanciamento tra produzione e consumo viene calcolato direttamente dai gestori, senza bisogno di una rete fisica dedicata.
La CER si configura come un modello innovativo che non solo promuove l’uso consapevole delle risorse energetiche, ma permette anche di redistribuire i benefici ambientali ed economici, garantendo:
- Risparmio sui costi energetici per i membri;
- Riduzione delle emissioni di CO₂;
- Indipendenza energetica per il territorio.
Obiettivi e vantaggi di una CER
Le CER si propongono di portare vantaggi ambientali, economici e sociali sia ai propri membri che alla comunità locale. Tra i principali obiettivi della CER si annoverano:
- Promuovere la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile;
- Ridurre le emissioni di gas serra;
- Incrementare l’uso di impianti alimentati da fonti rinnovabili;
- Favorire l’indipendenza energetica rispetto alle forniture tradizionali;
- Creare opportunità di sviluppo economico e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della sostenibilità.
A livello nazionale, la diffusione delle CER rappresenta uno strumento strategico per accelerare la transizione ecologica e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, contribuendo a un sistema energetico più resiliente e sostenibile
Come si costituisce una CER?
Per costituire una Comunità Energetica Rinnovabile è necessario:
- Identificare gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili e le utenze che parteciperanno alla comunità.
- Formalizzare la CER mediante la sottoscrizione di un atto costitutivo e di uno statuto, scegliendo una delle forme giuridiche consentite (associazione, cooperativa, ente del terzo settore, ecc.).
- Garantire che gli impianti di produzione e i consumatori membri si trovino all’interno dello stesso perimetro geografico (zona sottesa alla medesima cabina primaria).
Ogni membro mantiene il diritto di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia e può uscire dalla CER in qualsiasi momento, secondo le regole stabilite dallo statuto.
Chi può far parte di una CER?
Praticamente chiunque può partecipare a una CER, sia come produttore di energia, sia come consumatore (anche senza possedere un impianto). Inoltre, gli impianti FER (Fonti di Energia Rinnovabile) ammessi includono non solo fotovoltaico ma anche eolico, idroelettrico, biogas e biomasse, purché rispettino requisiti tecnici e normativi.
Nello specifico, la partecipazione alla neo costituita CER di Sant’Arsenio è aperta e volontaria a tutti coloro che ne vogliano far richiesta e siano in possesso dei requisiti di legge e statutari.
Requisiti e incentivi per le CER
Gli impianti che partecipano a una CER devono rispettare alcuni requisiti:
- Potenza massima di 1 MW per accedere agli incentivi statali;
- Devono essere di nuova costruzione o, se esistenti, entrati in esercizio dopo il 16 dicembre 2021;
- Essere ubicati in Comuni connessi alla stessa cabina primaria per beneficiare della tariffa incentivante.
Gli incentivi previsti per le CER comprendono:
- Tariffa incentivante sul consumo condiviso, fino a 120 €/MWh, per un periodo di 20 anni.
- Contributo a fondo perduto fino al 40% del costo dell’investimento, per impianti situati in Comuni con meno di 5.000 abitanti, grazie ai fondi del PNRR.
Un’opportunità per il futuro
La costituzione della CER del Comune di Sant’Arsenio rappresenta una pietra miliare per il territorio. Questa iniziativa pone le basi per un modello energetico innovativo, che unisce comunità locali e sviluppo sostenibile, offrendo nuove opportunità economiche e una maggiore consapevolezza ambientale.
Grazie a questa collaborazione tra pubblico, privato e cittadini, Sant’Arsenio si candida a diventare un esempio virtuoso nel panorama nazionale, dimostrando che la transizione ecologica può partire dal basso, trasformando i territori in protagonisti del cambiamento.