Il Comune di Sant’Angelo a Fasanella ha deliberato in Consiglio comunale il dissesto finanziario. “L‘ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte”.
Acquisiti i pareri di regolarità tecnica e contabile espressi dal Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria e la relazione del Revisore Unico dei Conti, in cui si analizzano le cause che hanno determinato il dissesto finanziario, il Consiglio ha preso atto che l’Ente non può garantire una equilibrata gestione economica e finanziaria, “come del resto già decretato dalla Corte dei Conti – Sezione di Controllo in merito alla non approvazione del Piano di riequilibrio finanziario” , si legge nella delibera.
Oggi l’Ente, infatti, si trova in una situazione di grave squilibrio finanziario, poiché non riesce a trovare copertura con le ordinarie modalità previste.
“Alla luce di quanto esposto, – si legge nella delibera – l’Organo di revisione ritiene che, affinché si possa dare avvio ad un reale processo di risanamento economico-finanziario del Comune di Sant’Angelo a Fasanella, occorre liberare l’ente dai limiti di bilancio così da garantire la continuità nell’erogazione dei servizi pubblici indispensabili alla collettività, e pertanto, alla luce della superiore analisi già manifestate dalla Corte dei Conti, occorre procedere con le modalità previste per il dissesto finanziario”.
L’atto sottoscritto dal Consiglio viene trasmesso al Ministero dell’Interno e alla Procura regionale della Corte dei conti, unitamente alla relazione dell’Organo di revisione che analizza le cause che hanno provocato il dissesto. Sarà quindi nominato un Commissario risanatore, ma l’Amministrazione guidata da Gaspare Salamone resterà in carica.