Nel Golfo di Policastro si riaccendono i riflettori sull’imprenditore Carmelo Famà, produttore di munizioni e perito balistico di Santa Marina coinvolto nell’inchiesta sul traffico d’armi verso Iran e Libia che vede come principali protagonisti Mario Di Leva e Annamaria Fontana, coniugi di San Giorgio a Cremano, e Andrea Pardi, manager di una nota società di elicotteri. Famà è finito nell’inchiesta dopo che in un fascicolo dei coniugi Di Leva è stata trovata una foto che lo ritrae seduto su numerosi kalashnikov all’interno di un container.
Come si legge sul quotidiano La Città di Salerno, il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato ha inviato una lettera al Prefetto, ai Carabinieri e alla DDA di Napoli su presunte irregolarità nell’impianto di produzione di cartucce di Famà che si trova a Policastro Bussentino e ne ha chiesto la chiusura. “Il nostro Comune – si legge nella lettera del sindaco Fortunato riportata dal quotidiano salernitano– negli ultimi anni ha più volte denunciato alle autorità competenti la situazione di illiceità perpetrata all’interno dell’impianto di polveri da sparo e vista la recente notizia dell’inchiesta sul traffico di armi è doveroso fare ulteriori accertamenti“.
“Famà – continua Fortunato – porta avanti la propria produzione in un locale abusivo e privo del regolare certificato di agibilità. Ritengo doveroso denunciare nuovamente lo stato di pericolosità della struttura priva di ogni requisito di legge, ma anche del titolare che in più di un’occasione, come documentato agli atti di questo Ente, ha rivolto minacce contro il personale dipendente in servizio e anche al sottoscritto“. Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Sapri.
Famà ha sostenuto di non avere nulla a che fare con questa vicenda e di attendere con serenità di essere ascoltato dagli inquirenti. Per quanto concerne la foto incriminata l’imprenditore spiega al quotidiano che è stata scattata nel lontano 2004 durante una perizia balistica a Gioia Tauro.
– Chiara Di Miele –
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