Chi lo avrebbe mai detto che un giorno tra le mani di Pippo Baudo ci sarebbe stato un tipico caciocavallo del Vallo di Diano? Ieri sera è accaduto, grazie alla tenacia e alla simpatia dei ragazzi di Casa Surace che hanno regalato al famoso conduttore televisivo una caciotta valdianese contenuta nel ricco “Pacco da Giù” che Andrea Di Maria, Daniele Pugliese, Bruno Galasso e Riccardo Betteghella hanno portato dal Sud fino a Sanremo.
I divertenti “coinquilini” della casa di produzione a metà strada tra Napoli e Sala Consilina in queste cinque giornate dedicate al Festival della Canzone Italiana sono i mattatori del lato social di Sanremo 2018. Ogni pomeriggio, infatti, accolgono ed intervistano nella Digital Room al Forte Santa Tecla i cantanti che si esibiranno di sera sul palco dell’Ariston e inoltre si aggirano per le strade della Città dei Fiori pronti a raccogliere le opinioni a caldo degli spettatori della 68^ edizione condotta da Claudio Baglioni insieme a Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.
Ieri sera, nel corso del secondo appuntamento con il Festival, Pippo Baudo, ospite speciale e con alle spalle la conduzione di numerose edizioni, ha letto la sua “Lettera a Sanremo“, ripercorrendo tutti i momenti salienti della storia del Festival. I ragazzi di Casa Surace, dietro le quinte, hanno incontrato Baudo e gli hanno regalato uno dei prodotti più succulenti del Vallo di Diano: il caciocavallo. “Un portafortuna” lo hanno definito Andrea, Daniele, Bruno e Riccardo durante la consegna ad un Baudo stupito e incuriosito che ha accettato di buon grado questo speciale regalo.
Altri sono stati gli incontri e le consegne degli oggetti contenuti nel “Pacco da Giù”, tra cui i taralli da Bari alla nuova proposta Lorenzo Baglioni, la passata di pomodoro a Nina Zilli, il mestolo di legno al Maestro Beppe Vessicchio.
– Chiara Di Miele –
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