I risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) per il 2022 attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) sono stati illustrati nel corso di un evento al Ministero della Salute.
Complessivamente nel 2022 registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata; la Valle d’Aosta presenta un punteggio inferiore alla soglia in tutte e tre le macro-aree; Calabria, Sicilia e Sardegna hanno un punteggio sotto soglia nell’area della prevenzione e nell’area distrettuale; la Provincia autonoma di Bolzano, l’Abruzzo e il Molise presentano un punteggio sotto soglia per l’area della prevenzione; la Regione Campania registra un punteggio sotto soglia riferito all’area distrettuale.
Il Nuovo Sistema di Garanzia, realizzato in collaborazione con i referenti istituzionali e tecnici delle Regioni e con esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca, è stato introdotto con il DM 12 marzo 2019. E’ un sistema descrittivo, di valutazione, monitoraggio e verifica dell’attività sanitaria erogata in tutte le regioni ed è integrato con il sistema di Verifica degli Adempimenti a cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa del fondo sanitario nazionale.
L’articolazione del sistema di indicatori associa a ciascun LEA gli attributi rilevanti dei processi di erogazione delle prestazioni in termini di efficienza e appropriatezza organizzativa, efficacia e appropriatezza clinica, sicurezza delle cure.
Gli indicatori individuati all’interno del NSG sono 88, distribuiti per macro-aree: 16 per la prevenzione collettiva e sanità pubblica; 33 per l’assistenza distrettuale; 24 per l’assistenza ospedaliera; 4 indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario; un indicatore di equità sociale; 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA). Questi ultimi si riferiscono a 6 PDTA (broncopneumopatia cronica ostruttiva-BPCO, scompenso cardiaco, diabete, tumore della mammella nella donna, tumore del colon, tumore del retto) e consentono di monitorare e valutare il percorso diagnostico-terapeutico specifico per ciascuna delle patologie considerate.
La copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse e Hib (P01C) supera la soglia in 14 Regioni e la copertura contro morbillo, parotite e rosolia raggiunge il punteggio massimo, ovvero 100, solo in 5 Regioni (Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Emilia Romagna e Campania).
L’indicatore sui controlli veterinari risulta superiore alla soglia in pressoché tutte le Regioni e registra mediamente un miglioramento rispetto al 2021. L’indicatore relativo alla copertura delle attività di controllo degli alimenti risulta critico in Campania e Valle d’Aosta e in peggioramento rispetto all’anno precedente in diverse Regioni.
L’indicatore sintetico sugli stili di vita evidenzia situazioni di criticità in tutta l’area meridionale del Paese e decresce per quasi tutte le Regioni rispetto al 2021, denotando un lieve aumento dei comportamenti a rischio per la salute. Gli indicatori di copertura degli screening oncologici confermano una situazione complessivamente inferiore al 50% del target in tutte e tre le campagne (carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto) e molto diversificata tra le varie Regioni: si registra un’ampia variabilità regionale, con maggiori criticità per lo screening per il tumore del colon-retto, soprattutto nel Centro-Sud del Paese.
L’indicatore “Intervallo Allarme-Target dei mezzi di soccorso”, che misura la capacità tempestiva di risposta del sistema di emergenza e le performance del sistema 118, registra un generale miglioramento rispetto agli anni precedenti. Le criticità in particolare sono evidenti in Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Per quanto riguarda l’indicatore relativo al consumo di antibiotici si evidenzia che nel 2022 il valore più alto si registra in Campania, con oltre 7.100 DDD (Defined Daily Dose, dose definita giornaliera) per 1.000 abitanti.
La Campania nel 2022 presenta 2 aree assistenziali su 3 superiori alla soglia di sufficienza: l’area della prevenzione collettiva e sanità pubblica (69,7) e l’area dell’assistenza ospedaliera (68,7). L’area dell’assistenza distrettuale rimane sotto la soglia di sufficienza (con il punteggio 55,8) nel 2022, come anche nel 2021. Il numero di deceduti per causa di tumore assistiti dalla Rete di cure palliative (punteggio pari a 26,3) e il numero di anziani non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale in rapporto alla popolazione residente (punteggio pari a 14,2) fanno abbassare i livelli.
Per quanto concerne l’area ospedaliera, nel 2022 si attestano sotto la soglia di sufficienza i punteggi relativi all’indicatore “percentuale di pazienti di età 65+ con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni in regime ordinario” (punteggio pari a 59,2) e all’indicatore sulla percentuale di parti cesarei primari sia nelle maternità di I livello che nelle maternità di II livello (punteggio pari a 11).
Per quanto riguarda gli indicatori NO CORE, si evidenziano per la Campania criticità anche sui seguenti indicatori: area prevenzione ”Proporzione di cancri in stadio II+rilevati dai programmi di screening
per il tumore della mammella (cancri screen-detected) ai round successivi a quello di prevalenza“; area distrettuale “Consumo pro-capite di farmaci sentinella/traccianti. Inibitori di pompa”.