Ogni anno il Ministero della Salute pubblica il report “Monitoraggio sui Livelli essenziali di assistenza (Lea)” che, attraverso l’assegnazione di un punteggio, attesta l’erogazione delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket.
Di fatto si tratta di una vera e propria pagella per la sanità che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale e bocciate (inadempienti).
La Campania è terzultima con una percentuale del 58,2% mentre al primo posto c’è l’Emilia Romagna con il 93,4% di adempimento. Nelle prime dieci regioni non c’è nessuna regione del Sud.
Peggio della Campania fanno soltanto la Sardegna e la provincia autonoma di Bolzano. La Campania è dunque tra quelle che, nel decennio 2010-2019, ha assicurato la minore percentuale di cure garantite ai propri cittadini.
“Si tratta di una vera e propria pagella per la sanità – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – che permette di identificare Regioni promosse, e pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale e bocciate”.
Le Regioni che risultano inadempienti sono sottoposte ai Piani di rientro con una verifica da parte del Ministero della Salute.