“La Campania, dal 2007 ad oggi, ha perso qualcosa come 16mila unità di personale in campo sanitario”.
Lo ha affermato Joseph Polimeni, Commissario di Governo per la Sanità in Campania, in occasione del suo insediamento. Il periodo a cui si riferisce Polimeni inizia, come ha spiegato, “quando la Campania è entrata nel piano di rientro”.
“E’ una questione delicata quella del personale – ha dichiarato– Nell’ultima legge di Stabilità ci sono una serie di misure che prevedono di fare investimenti anche sulle risorse umane”.
“Entro il 29 febbraio si attendono da noi una prima ricognizione per valutare il fabbisogno del personale e poter poi sbloccare eventualmente alcuni concorsi, stabilizzando anche precari. Va fatta un’attività puntuale e molto attenta alla luce della riorganizzazione della rete ospedaliera – ha sottolineato – C’è molto da fare sui Livelli essenziali di assistenza. Cercheremo di occuparci e applicare subito la riqualificazione della rete ospedaliera”.
Parlando del 118, il Commissario Polimeni ha spiegato che la rete delle emergenze “va rivista”. “Bisogna creare strutture che i cittadini percepiscono come presenti sul territorio – ha evidenziato Polimeni – Il 118 non deve portare nel posto più vicino, ma in quello più appropriato”.
“Il punto nascite deve essere un punto per la mamma, dove la donna deve essere assistita per un anno per evitare criticità che portano a problematiche che conosciamo. Dobbiamo adeguare il sistema sanitario anche alla questione anziani, servono servizi residenziali di assistenza. Bisogna liberare risorse e dovremmo poter spendere fondi anche per l’innovazione farmacologica legata alle cure domiciliari – ha concluso – Il cambiamento è mentale, noi dobbiamo cercare di agire inserendo sistemi di meritocrazia con ciclo delle performance con sistema premiante e con possibilità di affidare o revocare incarichi. Un ruolo fondamentale deve averlo il medico di famiglia, che deve anche educare il cittadino, spiegando che alcuni comportamenti evitano le malattie”.
– redazione –