“Campania resiliente? La Campania è resistente, non resiliente“. Lo ha detto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando i dati di Agenas sulla sanità campana.
“La Regione Campania – ha spiegato – da 20 anni viene derubata di 300 milioni di euro, in tutto abbiamo perduto in 20 anni fra i 5 e i 7 miliardi di euro. Non sono una cifra banale, ovviamente anche per responsabilità della Campania, per i debiti accumulati, ma soprattutto per la sciatteria, perché nessuno ha voluto combattere per difendere gli interessi dei cittadini campani, anche facendosi qualche nemico. Oggi abbiamo aperto la strada per avere un recupero almeno parziale delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale, quindi dobbiamo recuperare risorse per arrivare alla media nazionale sul personale, perché siamo ancora sotto di 10.000 dipendenti, e sulle strutture territoriali. Siamo pienamente impegnati in questa sfida, la priorità che ci siamo dati è quella che riguarda le liste d’attesa: pur avendo meno personale dobbiamo fare di tutto per svuotarle e per essere all’avanguardia anche su questo piano“.
De Luca ha toccato anche la problematica delle attese per i farmaci: “Ci sono dei pazienti oncologici che fanno cure di lungo periodo e andavano a prendere i medicinali nelle strutture ospedaliere con una distribuzione mensile. Quello che ho contestato ai nostri Direttori è di non fare la distribuzione ogni mese ma distribuire 3 mesi di farmaci. Poi facciamo gli accordi con le farmacie, cioè decidiamo di mandare i pazienti a prendere i farmaci nelle farmacie“.
“E’ chiaro – continua – che bisogna fare degli accordi, ma quello che a me pare intollerabile è che ci siano delle persone anziane che stiano ad aspettare un’ora sotto il sole per prendere i farmaci, non è possibile. Mi rendo conto che c’è una carenza di personale, ma ci sono delle priorità rispetto alle quali bisogna fare sforzi incredibili. Vorrei che arrivassimo per le persone più anziane a portare a domicilio i farmaci oncologici, sarebbe davvero un bel segno di civiltà. Stiamo facendo tutto quello che è umanamente possibile per creare una sanità umanizzata“.