Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contrario all’ipotesi dei contratti integrativi regionali per il personale sanitario.
“Qualcuno del Nord – ha riferito nella consueta diretta settimanale – durante l’incontro con il ministro della Salute Schillaci ha detto ‘possiamo fare contratti integrativi al Nord per dare più incentivi?’ Sono contrario, bisogna incentivare chi lavora in condizioni di disagio, tutelare l’incolumità del personale che viene aggredito ma gli stipendi devono essere statali. Significherebbe la morte del Sud”.
I tetti di spesa dei laboratori privati: “Ridurremo le liste d’attesa. Chiariamo: i tetti di spesa sono stabiliti a livello nazionale, non regionale. I tetti di spesa della Regione Campania sono fermi al 2011, è una cosa vergognosa che ho fatto presente al ministro Schillaci perché i costi sono aumentati. Obiettivamente i costi delle prestazioni sono aumentati. Noi siamo penalizzati. Vi sono problemi culturali: ci capita che in alcune Asl ci sono alcuni laboratori che sono aperti dal venerdì alla domenica, ma il cittadino non va. Altre volte si conoscono i dipendenti, gli infermieri, ci sono quelli che fanno fare analisi speculative, indagini genetiche fatte una volta ogni due mesi, è una vergogna! Questo problema è complicato, a volte si prenotano per i controlli successivi. Stiamo cercando di affrontare questo problema, evitare file di anziane. Qualcuno dice di andare la prima settimana del mese, non è possibile finire i tetti di spesa dopo soli 5 giorni”.
Durante il convegno, De Luca ha anche sottolineato la mancanza di personale, soprattutto nei pronto soccorso: “I medici non partecipano ai concorsi o poi se ne vanno e nessuno può bloccarli”.
Una serie di problemi che però, secondo De Luca, possono essere risolvibili. “Torno confortato da Roma. Sembrava che la Regione Campania stesse meglio nonostante i 10.000 dipendenti in meno e nonostante fosse ultima per trasferimento di risorse”.