“Ministro Speranza, concretezza non chiacchiere a vuoto”, comincia così l’ennesimo attacco del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nei confronti del ministro della Salute pubblicato nella serata di ieri sui canali social ufficiali.
Già durante la consueta diretta settimanale del venerdì, il Presidente si era scagliato duramente contro il Governo e il ministro soffermandosi anche sull’aumento dei contagi e confrontando i dati dello scorso anno con quelli attuali. “Il Governo non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca, abbiamo dovuto fare noi come Campania una proroga a carico della Regione fino al 31 agosto per non mandare a casa i dipendenti. Sono cose vergognose. È come se noi il Ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale. Ancora oggi non è stato ancora definito l’obbligo dell’uso delle mascherine negli uffici pubblici. Abbiamo la sensazione di navigare a vista. Nel frattempo, il Governo e il ministero della Salute non hanno ancora deciso il riparto del Fondo sanitario nazionale per quest’anno. Siamo a luglio e il riparto ancora non c’è. Roma non esiste semplicemente”.
Non si è fatta attendere la risposta del ministro Speranza che a Nisida durante la visita all’Istituto Penitenziario Minorile ha replicato all’attacco subito.
“Dobbiamo tutti con serietà lavorare ogni giorno. Il mio spirito è sempre quello di chi lavora ogni giorno per dare risposte alla comunità. Le polemiche fanno male a tutti, soprattutto a chi le fa“, commenta.
“Leggiamo affermazioni vaghe, insignificanti e banali del ministro della Salute Speranza. Sembra che viva sulla luna – ribatte De Luca – Risponda nel merito a queste domande: Perché ad oggi non è stato ancora fatto il riparto del Fondo Sanitario nazionale? Perché ad oggi non sono state restituite alle Regioni tutte le somme anticipate per l’emergenza Covid? Perché non è stata data copertura finanziaria per il personale delle Usca scadute a giugno, e che senza l’intervento d’urgenza delle Regioni avrebbe cancellato le possibilità di assistenza sui territori, anche per il contact tracing. Risponda alle mancate certezze finanziarie fornite per il personale previsto per le case di comunità. E chieda scusa ai cittadini campani che da anni ricevono la quota di fondo sanitario nazionale più bassa d’Italia. Affronti seriamente il problema della carenza di personale, che è drammatica, fra personale già contagiato a centinaia di unità, e piano ferie ormai prossimo. Essere seri vuol dire risolvere problemi concreti, che si scaricano sulla pelle dei cittadini, non parlare a vuoto”.