La Festa della di Cipolla di San Pietro al Tanagro, che avrà luogo domani, venerdì 31 agosto e sabato 1 settembre, è arrivata all’importante traguardo della XII edizione.
“I sapori che si sentono in bocca … e nella mente” è lo slogan che da anni caratterizza la due giorni organizzata dalla Pro Loco di San Pietro al Tanagro che ha come protagonista una delle eccellenze gastronomiche del territorio. Fin dalla metà del 1800, la cipolla rappresentava un rilevante valore aggiunto alla povera economia contadina locale dell’entroterra salernitano. Oggi è un prodotto d’eccellenza molto ricercato e apprezzato, simbolo dello sforzo di rinascita di un territorio.
“L’idea è quella di fare di un ‘frutto’ della nostra terra un’occasione enogastronomica – ha dichiarato Francesco Cardiello, presidente dalla Pro Loco – cercando di incentivare l’economia locale attraverso la memoria e la promozione del prodotto tipico locale. Questa sarà la nostra sfida”.
“La due giorni intende offrire l’occasione ai visitatori ed agli stessi sampetresi – ha spiegato Antonio Pagliarulo, assessore al Turismo e alla Cultura ‐ di ammirare e riscoprire la bellezza, la semplicità e la serenità di vita di una volta”.
Attrattive naturalistiche, paesaggistiche ed ambientali, riscoperta di vecchie tradizioni, tra cui, ovviamente, la gastronomia tipica del posto. Sabato 1 settembre alle ore 18.30, inoltre, si terrà un interessante seminario-dibattito sul tema “Mangiare e sapere. La dimensione culturale del cibo” con esperti nel settore culinario e altri professionisti che forniranno informazioni corrette e accompagneranno nel mondo dell’alimentazione sana e della prevenzione, senza perdere di vista l’importanza del gusto a tavola.
Le precedenti edizioni rappresentano la garanzia dell’evento che per il 2018 conferma l’obiettivo della manifestazione, ovvero la scelta delle prelibate pietanze, servite rigorosamente in piatti di terracotta, accompagnati da tammorra, tamburelli e triccheballacche e dal vino rosso prodotto a San Pietro al Tanagro. Tutto questo farà apprezzare maggiormente i succulenti piatti, quest’anno rafforzati come al solito da un’eccellente novità (trippa, fagioli e cipolla alla contadina), senza far mancare le “patane e cepodde arraanate” e gli anelletti di cipolla indorati con farina di mais.
– Chiara Di Miele –