“Il Crocifisso a San Pietro al Tanagro tra culto, arte e tradizioni”, questo è il titolo dell’incontro che si è svolto ieri sera, presso la Chiesa Madre a San Pietro al Tanagro.
I saluti sono stati affidati al sindaco Domenico Quaranta e all’assessore Antonio Pagliarulo mentre a moderare i lavori è stata Elena Fiordispina.
“Il Crocifisso è uno dei simboli più diffusi del cristianesimo e rappresenta anche la chiave di lettura delle sacre scritture – ha sottolineato il parroco don Franco Maltempo – nella storia si sono verificate importanti crocifissioni come quella di Gesù per mano di Ponzio Pilato oppure quella di Pietro Apostolo crocifisso a Roma a testa in giù“.
“A Brienza ha avuto origine la devozione del Crocifisso e della Vergine Addolorata – ha dichiarato lo storico Nicola Spinelli – buona parte del Vallo di Diano si recava nella cittadina lucana in occasione della festa. Alla fine del 1800 tra i sanpetresi e i burgentini si verificò un fatto increscioso per il diritto di portare in spalla la croce”.
“I sanpetresi furono allontanati in malo modo dal paese – ha concluso – ed edificarono una cappella sul monte Ausiliatrice, in seguito chiamato monte del Santissimo Crocifisso”.
All’incontro è intervenuto anche l’architetto e direttore del museo diocesano di Teggiano Marco Ambrogi che ha discusso sull’iconografia della croce e sulle varie croci del Vallo di Diano.
– Annamaria Lotierzo –