Per raccontare una realtà nuova, una realtà che agli occhi di molti fa paura perché “diversa” la cosa più giusta da fare è conoscerla da vicino.
Si tratta dei ragazzi extracomunitari, 43 fino ad ora, che da una settimana vivono all’interno dell’Hotel Tanagro di San Pietro al Tanagro.
L’accoglienza degli immigrati è gestita dalla Cooperativa l’Impronta con sede a Santa Maria La Carità in provincia di Napoli. Salvatore Filosa, è uno dei responsabili.
“Vogliamo tranquillizzare i cittadini di San Pietro al Tanagro. Noi siamo arrivati – ha spiegato Salvatore Filosa – perché abbiamo partecipato ad una gara indetta dalla Prefettura di Salerno. Gara che abbiamo vinto e solo dopo tutte le verifiche effettuate dagli organi competenti sulla regolarità della nostra posizione abbiamo avuto la possibilità di iniziare l’attività dopo aver sottoscritto una convenzione con la stessa Prefettura. Ai cittadini stranieri richiedenti asilo viene fornita tutta l’assistenza necessaria. La nostra organizzazione è formata da una numerosa equipe multidisciplinare composta da assistenti sociali, educatori, psicologa , sociologa e mediatori linguistici e culturali oltre che da una dottoressa specializzata. Il nostro scopo principale è quello di fare in modo che questi ragazzi possano integrarsi con le comunità del posto, così come già sta accadendo nella struttura che abbiamo ad Ercolano”.
All’interno dell’Hotel Tanagro attualmente sono ospitati 43 ragazzi, tutti di sesso maschile e di età compresa tra i 18 ed i 25 anni. Dire che sono tutti dei delinquenti non sarebbe corretto come anche affermare il contrario senza essere certi di quali siano le loro storie.
In base a quanto previsto dalla convenzione ammonta a 74 il numero massimo di extracomunitari richiedenti asilo che può alloggiare nell’Hotel Tanagro. I 43 ragazzi che al momento si trovano nella struttura sono ospitati in camere da 2, 3 o 4 posti letto e provengono da Eritrea, Sudan, Gambia, Nigeria e Senegal.
Sono arrivati a San Pietro al Tanagro dopo essere sbarcati a Lampedusa, Brindisi e Vibo Valentia. La maggior di loro è di religione Cristiana Ortodossa e una piccola parte è Musulmana.
Vivere insieme in tanti comporta anche il rispetto di alcune regole. La giornata inizia alle 7 del mattino con la sveglia, dopo la prima colazione ci sono le lezioni di lingua italiana e nel pomeriggio attività educative di vario tipo. La sera il rientro nella struttura deve avvenire entro le 22.
“Il nostro auspicio – ha concluso Filosa – è che la comunità locale possa aiutarci nell’attività di integrazione dei ragazzi. Da parte nostra possiamo assicurare la massima collaborazione affinchè possa esserci una convivenza tranquilla, rispettosa e di collaborazione da parte di tutti. Sicuramente la nostra volontà sarà quella di collaborare con tutte le fasce di età ma soprattutto con i giovani e facciamo un invito ufficiale a tutte le professionalità del posto e delle zone limitrofe, inviateci i vostri curriculum avremo molto piacere di lavorare con il territorio come già abbiamo iniziato a fare”
– Erminio Cioffi –
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