La tariffa della tassa dei rifiuti solidi urbani sarebbe stata ridotta di 1 euro e 70 centesimi per agevolare amministratori comunali o loro familiari.
E’ questa l’accusa contenuta nell’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Edmondo Cirielli al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione. Il deputato di Fratelli d’Italia ha chiesto chiarimenti sulla variazione che sarebbe stata fatta senza atti formali e “come è facile immaginare, – si legge nell’interrogazione – ha agevolato numerosi cittadini, diversi dei quali amministratori comunali o loro familiari, proprietari di immobili della categoria interessata, a fronte di un minore introito nelle casse comunali di 19.109,7 euro“.
La vicenda riguarda la tariffa applicata nell’anno 2012 per la categoria “B”, magazzini senza vendita diretta. Nel 2008 la giunta aveva stabilito una tariffa di 2,50 euro al metro quadro. Nel 2013 invece aveva rideterminato le tariffe riducendo a 0,80 centesimi al metro quadro la tariffa in questione. Per l’anno 2012 “relativamente ai citati immobili, nonostante la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani fosse stata stabilita a 2,50 euro al metro quadro – scrive Cirielli – sarebbe stata inspiegabilmente applicata una tariffa ridotta di 80 centesimi; la riduzione non troverebbe legittimità, in nessun documento formale dell’amministrazione comunale”.
Il parlamentare ipotizza un danno all’erario e ha chiesto al Ministro di avviare una verifica sui profili amministrativo-contabili della gestione condotta.
– Erminio Cioffi –