“Tutela il tuo territorio” si chiama così, il neo comitato contro la ricerca di idrocarburi in Basilicata, creato da un gruppo di giovani cittadini di San Gregorio Magno.
Il decreto “Sblocca Italia” che autorizza la ricerca di idrocarburi in mare e su terra, fa davvero paura a tutti. Anche cittadini e sindaci della Valle del Sele-Tanagro, sono in agitazione sulla possibilità di trivellazioni petrolifere in Basilicata.
“Nessuno tocchi le nostre acque”– dice il geologo Franco Ortolani, promotore dell’iniziativa “Santuario delle acque potabili”, un protocollo ufficializzato sabato scorso, tra i sindaci di Muro Lucano e della Valle del Sele, contro la ricerca idrocarburi e a tutela delle sorgenti idriche.
Secondo l’esperto infatti, le trivellazioni andrebbero ad inquinare l’intera arteria delle sorgenti idriche che dalla Basilicata, giungono a Valva, Santomenna, Contursi Terme, Castelnuovo di Conza, Laviano, Colliano, Oliveto Citra, San Gregorio Magno, Romagnano al Monte, Buccino, Palomonte, Caggiano, Auletta, Ricigliano e Salvitelle.
“Una scelta assurda– spiega Giuseppe Tortoriello, promotore del comitato “Tutela il tuo territorio”- Il nostro obiettivo è difendere la nostra terra da ogni abuso e dalla ricerca del petrolio che provocherebbe effetti devastanti sulla falda acquifera dei Monti Eremita-Marzano-Muro Lucano. Il comitato non ha colore politic, tutti possono lottare con noi. Abbiamo il dovere di tutelare la nostra salute, facciamolo insieme”.
– Mariateresa Conte –
chi si deve contattare per coordinare un’azione di tutela?