Sono stati momenti di grande gioia e colmi di affetto quelli vissuti dalla comunità di San Gregorio Magno in occasione del centesimo compleanno di nonno Francesco Menza.
L’arzillo centenario è nato il 27 luglio del 1918, ha preso parte alla Seconda Guerra Mondiale e, proprio in seguito al conflitto, fu fatto prigioniero e rimase per ben 6 anni in Libia, dove ebbe modo di imparare la lingua araba.
Emigrato per 3 anni in Argentina, ha prestato la sua opera anche in Svizzera e in Germania. Soltanto nel 1970 fece ritorno in Italia, sposandosi e mettendo alla luce due figli. A San Gregorio Magno nonno Francesco ha sempre svolto il lavoro di contadino, fino ad oggi, nonostante il secolo appena compiuto. Pare che il segreto della sua longevità sia quello di bere un litro di vino ogni sera alla stessa ora.
Alla cerimonia in suo onore erano presenti, oltre ai familiari, anche don Roberto Piemonte, parroco di San Gregorio Magno, il sindaco Nicola Padula, Vito Iuzzolino, assessore alle Politiche sociali, e Valentino Menza, consigliere comunale e nipote del festeggiato.
“Facciamo tesoro dell’esperienza di zio Francesco – ha dichiarato il sindaco Padula – da custodire in maniera sacra e preziosa. Per il nostro paese è un ottimo traguardo”.
– Chiara Di Miele –