E’ delle ultime ore la notizia di un’indagine a carico di Ferdinando Palazzo, sindaco di San Giovanni a Piro, che ha verificato l’assenza del depuratore a Scario. Il primo cittadino si esprime sulla vicenda, dunque, esprimendo innanzitutto piena fiducia nella Magistratura di Vallo della Lucania e sostenendo che il depuratore nella frazione rivierasca manca da sempre. “Una carenza – afferma – che ci siamo proposti di colmare mettendo il tema fra i primi punti del programma elettorale. Ed è incontestabile lo sforzo continuo posto in essere dall’Amministrazione Comunale in questi ultimi 4 anni nel migliorare la propria rete depurativa con la divisione delle acque bianche e nere dell’abitato di Scario, con la completa manutenzione e, ove necessario, ripristino della condotta sottomarina, con la sanatoria dell’occupazione demaniale della stessa condotta sottomarina, con il reperimento di un finanziamento di oltre 2 milioni di euro per potenziare la rete fognaria e collegarci all’edificando depuratore comprensoriale, con lo sforzo congiunto, sacralizzato in un protocollo di intesa, con CONSAC, ATO e Parco di offrire soluzioni diverse ad un depuratore comprensoriale che languiva dal 2008, con la disponibilità deliberata di dare all’ARPAC addirittura un ufficio sul porto di Scario per il monitoraggio continuo delle nostre acque di balneazione“.
I due fatti al centro dell’indagine risalgono al 2015 e al 2016. Il primo accertamento è avvenuto il 25 giugno 2015 e l’insediamento del Sindaco era avvenuto solo 13 giorni prima. “Evidentemente – dichiara Palazzo – sul piano politico gli addebiti vanno contestati a chi, precedentemente e fino a pochi giorni prima, avrebbe dovuto pensare, predisporre e gestire le infrastrutture per una corretta depurazione delle acque. E’ importante che i cittadini sappiano che la sanzione amministrativa irrogata dall’Arpac e i relativi accertamenti all’origine dell’indagine sono già stati completamente annullati dallo stesso Tribunale di Vallo della Lucania in sede civile con sentenza passata in giudicato“.
L’episodio del 2016 è da ricollegarsi, invece, ad una rottura della rete fognaria, prontamente riparata. “Tutto il progetto della depurazione del nostro comparto è – continua il sindaco – in capo alla Provincia di Salerno, che ne sta gestendo l’appalto e la realizzazione. Capisco che faccia gola attaccare mediaticamente un Comune che ha fatto sempre dell’eccellenza ambientale il suo obiettivo principe. Ma, al di là della strumentalizzazione politica, spero che questa vicenda possa concorrere alla attuazione del Progetto di risanamento dei corpi idrici superficiali della Grande Depurazione in Campania, che per il nostro comparto risale al 2008. Anche sul punto si dovrebbe allargare l’orizzonte e chiedersi come mai un’opera fondamentale e finanziata fin dal 2008 solo oggi vede iniziare i suoi lavori. Sicchè è lecito affermare che, in questa vicenda e anche sotto questo profilo, il Comune di San Giovanni dovrebbe essere parte offesa. Ma se questo processo è il prezzo da pagare per la gestione delle difficoltà che abbiamo trovato, sono felice, come Sindaco, di dovermi assumere anche questa responsabilità facendomi consapevolmente carico della tutela degli abitanti e degli ospiti di Scario. Come i risultati ARPAC negli anni hanno confermato, dando giusto merito al lavoro svolto e certificando il mare di Scario sempre come Eccellente”.
– Chiara Di Miele –