Salvatore Nastri, 59 anni, è il nuovo allenatore del Valdiano. Con il tecnico ebolitano, abbiamo analizzato il nuovo corso del club azulgrana che ha puntato su Nastri, per rinnovare e rilanciare il progetto nato dieci anni prima.
- Il nuovo corso del Valdiano ha deciso di puntare su Salvatore Nastri, perché ha deciso di accettare questa sfida?
“Le mie esperienze vissute ad Eboli ed in particolare le ultime vicissitudini con il club della mia città, hanno lasciato il segno. Ero alla ricerca di una piazza che senza fare troppi voli pindarici guardasse più alla programmazione che a facili propositi e il progetto che mi è stato sottoposto dai dirigenti del Valdiano e in particolare dal direttore sportivo Paolo Vertucci, mi è parso in linea con le mie aspettative. Mi sembra la piazza giusta dove poter lavorare con serenità e poter programmare il futuro”.
- Rispetto alla scorsa stagione i programmi del Valdiano appaiono ridimensionati, cosa le hanno chiesto i dirigenti?
“La società che è subentrata nella gestione del club certamente dispone di un budget ridotto, per cui non c’è nessuna pretesa di ambire a posizione di vertice, piuttosto dovremo cercare di conservare la categoria. La concorrenza è agguerrita ma sono fiducioso”.
- E’ una squadra da ricostruire quasi ex novo, un impegno non semplice per allestire un organico in grado di arrivare all’obiettivo prefissato.
“Ho già in mente come muovermi seguendo anche le indicazioni dei dirigenti e del consulente di mercato Sergio Caputo. Ovviamente con risorse limitate non potremo puntare ad avere calciatori di prima fascia, anche perché la società dopo una stagione nella quale si è giocato a Casalbuono, ha deciso di ritornare a Teggiano in un campo in terra battuta che sovente non trova il consenso di molti calciatori, ma nonostante queste difficoltà sono certo che sarà allestito un team in grado di ben figurare”.
- Quando inizierà la preparazione?
“Di concerto con i dirigenti abbiamo fissato per il primo agosto l’inizio del ritiro che si svolgerà al Vertucci di Teggiano, e proprio nella prima seduta testerò le potenzialità dei giovani del posto seguendo un’indicazione del club che tende a valorizzare i calciatori del territorio e le risorse presenti nel Vallo di Diano. Intanto ci stiamo muovendo per costruire una squadra tosta che possa tenere testa in un torneo che si annuncia molto ostico per la presenza di formazioni che puntano in alto”.
- Chi secondo Nastri è la favorita per il salto in serie D?
“Ritengo che quest’anno rispetto alla scorsa stagione il lotto delle pretendenti sia più ampio e va dalla Palmese, che ha fatto una campagna acquisti di grande spessore, all’Agropoli che però spera di essere ripescata in D, senza trascurare Audax Cervinara, Virtus Avellino, Scafatese e San Tommaso, senza dimenticare l’Ebolitana appena retrocessa”.
- Cosa pensa della nuova formula voluta dal Comitato regionale della Coppa Italia riservata alle sole squadre di eccellenza?
“Ritengo che sia una buona iniziativa tesa a dare maggiore qualità alla competizione tricolore”.
– Gerardo Lobosco –