Una ludobarella, una ludocarozzina e un carrello medicazione per l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Si tratta di tre dispositivi sanitari acquistati grazie al progetto “Ludo”, promosso e realizzato dall’organizzazione di volontariato “Chiara Paradiso” di Pontecagnano, impegnata da oltre 10 anni a rendere migliore la vita dei piccoli pazienti ospedalizzati in Campania.
La ludobarella e la ludocarrozzina serviranno per trasportare i bambini e i ragazzi all’interno della struttura sanitaria in modo allegro e amichevole. La ditta che ha realizzato i simpatici presidi è la LMP – Lavorazione Materie Plastiche SRL di Ferrara.
L’acquisto e la realizzazione di questi tre presidi si è realizzato con una prima raccolta fondi a cui hanno fatto seguito altre donazioni private. La cifra totale di spesa è stata coperta con i fondi del 5 per mille 2017. Il totale speso per il progetto Ludo è 12.386,66 euro.
Gli ausili sanitari saranno consegnati ufficialmente a settembre 2020 al Day Hospital oncoematologico del reparto di Pediatria del “Ruggi”, diretto dal primario Rosario Pacifico.
“A nome mio e del personale della divisione di Pediatria ringrazio l’associazione Chiara Paradiso per la preziosa donazione di una ludobarella e una ludocarrozzina che saranno utilizzate per il trasporto dei piccoli pazienti nel percorso diagnostico e radioterapico – commenta il primario Pacifico -. Tutto ciò si inserisce in un progetto ormai da tempo perseguito, ovvero di rendere quanto meno impattante il ricovero ospedaliero accogliendo i piccoli in un ambiente gioioso dove la malattia si vive meno traumaticamente“.
“Un grande risultato che si realizza, un risultato che abbiamo raggiunto grazie ai donatori e ai volontari che hanno creduto in questo sogno, ovvero quello di rendere gli ospedali più vicini alle esigenze dei più piccoli, colpiti, purtroppo, da importanti patologie – conclude la presidente dell’associazione, Grazia Paradiso -. Questi presidi sono per noi importanti risultati che permettono ai bambini di vivere meglio la malattia e le degenze in ospedale“.
– Paola Federico –