La commemorazione per ricordare Carlo Falvella a Salerno, militante del Movimento Sociale Italiano ucciso nel 1972, ha destato indignazione.
La testata giornalistica Fanpage ha documentato con foto e video i partecipanti che praticavano il saluto romano e urlavano “Presente!”, dicitura tipica ai tempi del regime.
Carlo Falvella, studente di filosofia di 19 anni, esponente del Fuan di Salerno, organizzazione universitaria del MSI, venne ammazzato con una coltellata all’aorta e da quel giorno la sua commemorazione si ripete ogni anno.
Il 7 luglio per commemorare il militante ucciso dall’anarchico Giovanni Marini i gruppi partecipanti si inquadrano come un piccolo plotone, avanzano a passo marziale e si fermano nel pieno centro di Salerno, in via Velia, a pochi passi dal centralissimo Corso Vittorio Emanuele, per stazionare davanti alla lapide che ricorda il tragico fatto di sangue. È successo anche quest’anno.
Nonostante la grande discussione in atto in Italia su questi argomenti e su certe rievocazioni i giovani di estrema destra sotto gli occhi di tutti hanno celebrato una commemorazione con gesti e modalità che vanno oltre il nostalgico.
“Come ogni 7 luglio abbiamo onorato il sacrificio di Carlo Falvella – scrivono gli organizzatori di Direzione Rivoluzione su Facebook – Presente!”.