Il ko di La Spezia è costato caro a Fabrizio Castori. La Salernitana, infatti, ha deciso di esonerare l’allenatore marchigiano dopo otto giornate, con soli 4 punti, un unico successo e la peggior difesa della Serie A.
Castori, arrivato a Salerno nella stagione 2020-2021, prese per mano la squadra riuscendo ad ottenere una storica promozione in Serie A.
La società ha già annunciato il nuovo allenatore: Stefano Colantuono che ritorna dopo aver già guidato la Salernitana in serie B nella stagione 2017/18.
“Sono molto felice di tornare a Salerno dove sono stato benissimo e dove fui costretto per motivi familiari ad interrompere un percorso. Ringrazio il Generale Marchetti e la Società per la fiducia riposta in me e non vedo l’ora di rimettermi al lavoro”. Queste le parole del nuovo tecnico granata Stefano Colantuono.
“Riabbraccio con grande entusiasmo un posto dove mi sono trovato benissimo e una tifoseria straordinaria. Da domani si torna in campo con grande impegno e fiducia perché credo ci siano tutte le condizioni per fare un ottimo lavoro e centrare l’obiettivo salvezza”.
Le motivazioni dell’esonero di Castori in una nota stampa della società:
“Dopo l’ennesima sconfitta maturata ieri l’U.S. Salernitana 1919 ritiene necessario far conoscere il proprio sentire e le conseguenti decisioni. Non è assolutamente tollerabile un atteggiamento remissivo e rinunciatario, in particolar modo nelle occasioni in cui è necessario testimoniare, nei fatti, la propria capacità di determinazione nel perseguire l’obiettivo. Fermo restando il rispetto e l’ammirazione per gli antagonisti che hanno prevalso, di cui si riconosce e si apprezza il valore, è troppe volte mancato l’agonismo, la ferma volontà di far valere le ragioni proprie; è troppe volte mancato, quando necessario, il proverbiale “non ci sto” o il “basta così”, comportamento cioè di chi vuole andare oltre il limite quando ciò è doverosamente possibile.
Doverosamente possibile, perché non manca in noi la tecnica e non mancano le potenzialità; tecnica e potenzialità che hanno indotto a suo tempo a decidere le scelte e che ancora oggi convintamente si ritengono presenti ed identificative di tutti coloro che vestono la maglia della Salernitana e che proprio per queste loro qualità sono chiamati a rappresentarla e ad interpretarla dovunque. Queste potenzialità sono troppe volte venute meno e non perché sottratte ma perché non vissute sul momento nel campo e nel confronto. Per la parte di responsabilità che questo mancato o parziale investimento delle risorse può ricondursi alla direzione tecnica questa direzione dovrà purtroppo, pur nel rispetto di ogni umano apprezzamento, rispondere.
Per la parte di responsabilità che invece si riconduce ai protagonisti in campo, questi devono sapere che la Salernitana e tutti coloro che la seguono si aspettano un radicale mutamento che esprima i sentimenti e le attese dei tifosi e che ne interpreti il volere, la determinazione, le prospettive. Aspetti tutti che portano ad obiettivi ben diversi da quelli che allo stato attuale si prospettano nel futuro della Salernitana. Obiettivi ben superiori di cui la squadra e i suoi componenti è intimamente capace.
A chi verrà in sostituzione dell’attuale direzione tecnica si indica, tra le tante finalità che ispireranno la sua azione, soprattutto questa, ovvero quella di personalizzare la compagine, motivarla e animarla nel profondo perché possa esprimere a pieno, in ogni momento e in ogni occasione, tutta la reale ricchezza di cui ognuno è portatore. Si deve uscire dal campo convinti che non si poteva dare di più e che chi ha prevalso ha meritato il successo nonostante l’assoluta e testimoniata devozione verso un diverso obiettivo proprio”.