Al via il saldo e stralcio 2019 delle cartelle per chi si trova in forte difficoltà economica. La Legge di bilancio 2019 ha introdotto infatti, per le persone fisiche, il cosiddetto “Saldo e stralcio”, ossia una riduzione delle somme dovute, per alcune tipologie di debiti riferiti a carichi dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Questa possibilità viene comunque offerta solo a chi si trova in forte e comprovata difficoltà economica.
È la stessa Agenzia delle entrate ad esortare i contribuenti a presentare la domanda, qualora fossero in possesso dei dovuti requisiti. E lo fa con un comunicato stampa in cui specifica modalità e condizioni, e pubblica gli appositi moduli per presentare domanda di adesione.
Vediamo in dettaglio di cosa si tratta, cosa significa “forte e comprovata difficoltà economica”, e come fare domanda, utilizzando i modelli messi a disposizione dall’Agenzia, ed entro quando farlo.
Chi può aderire?
Le persone fisiche che dimostrino di essere in grave e comprovata situazione di difficoltà possono chiedere di aderire al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali: una riduzione delle somme dovute per alcune tipologie di debiti, riferiti a carichi affidati all’Agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Non si può comunque decidere in modo arbitrario se si rientri o meno in una situazione di difficoltà. Ci sono parametri e specifici requisiti che si devono possedere, perlopiù delimitati dalla situazione Isee. In particolare, le persone fisiche che hanno un Isee del nucleo familiare non superiore a 20mila euro possono estinguere i propri debiti in forma agevolata pagando una percentuale ridotta a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, senza corrispondere sanzioni e interessi di mora.
Per quali debiti?
Il provvedimento riguarda i debiti intestati a persone fisiche, risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti dall’omesso versamento:
- di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività previste dall’articolo 36-bis del D.P.R. 600/1973e dall’articolo 54-bis del D.P.R. 633/1972, a titolo di tributi e relativi interessi e sanzioni, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento;
- dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionalio alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.
Si tratta, in particolare, dei carichi derivanti:
- dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali;
- e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.
Entro quando fare domanda
L’Agenzia delle entrate stessa esorta chi intende aderire al saldo e stralcio 2019 a farlo entro il 30 aprile 2019. È questa infatti la data limite per l’adesione.
Come pagare
Nel momento in cui si aderisce al saldo e stralcio, si possono scegliere due modalità di pagamento:
- un’unica soluzione, entro il 30 novembre 2019;
- oppure in 5 rate con ultima scadenza il 31 luglio 2021.
In particolare, la quota agevolata per il pagamento è così differenziata:
- 16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE fino a 8.500 euro;
- 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 8.500,01 a 12.500 euro;
- 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro.
A tali importi sono da aggiungere, inoltre, le somme maturate a favore dell’Agente della riscossione a titolo di aggio e spese per procedure esecutive e diritti di notifica.
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