Prendono il via giovedì 5 gennaio i saldi in Campania, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori.
Nonostante le attese, tuttavia, le stime di Confesercenti Campania per questa stagione di saldi prevedono una netta diminuzione (-20%) delle spese rispetto allo stesso periodo del 2022, abbassando a circa 136 euro la spesa pro capite (nel gennaio del 2022 la spesa media è stata di 170 euro).
Saranno circa 3 milioni le persone che nei prossimi 60 giorni parteciperanno ai saldi generando comunque un introito di oltre 400 milioni di euro, con un plus del 25% garantito dai turisti.
“Purtroppo la diminuzione è riconducibile all’inflazione – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno – all’incremento dei costi e all’impossibilità per molte famiglie di far fronte a spese extra. In ogni caso è un introito importante per le nostre attività e per questo, ancora di più, bisogna dare forza ai commercianti sotto casa che pagano regolarmente le tasse nel nostro Paese e nei nostri comuni contribuendo allo sviluppo degli stessi”.
La diminuzione del 20% dei consumi è conseguenza anche del fenomeno dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti celebrato nel Regno Unito che inizia proprio il 26 dicembre.
“Purtroppo, quella delle vendite con sconto e anche sottocosto è diventata – spiega Vincenzo Schiavo – una pratica commerciale diffusissima, con cui si cercano di mantenere i volumi perduti in questi anni di difficoltà. La pratica, però, di fatto penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive. Ma per i saldi tradizionali i consumatori da sempre premiano i negozi di vicinato dei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Infatti, la spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione, che sono un evento commerciale del tutto diverso”.
In tal senso Confesercenti Campania, da sempre impegnata per il rispetto delle regole, sottolinea alcuni parametri da rispettare, a tutela delle attività ma anche dei consumatori.
“I saldi si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento e accessori moda seguendo una disciplina giuridica complessa che va dalla comunicazione preventiva dell’inizio delle vendite di fine stagione all’obbligo del doppio prezzo in cartellino. Dobbiamo fermare la confusione – conclude il presidente Schiavo – e per questo bisogna rivedere le regole per garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione”.