Un‘assicuratrice 35enne di Sala Consilina ed altre 56 persone sono state rinviate a giudizio dal GUP del Tribunale di Lagonegro per il reato di truffa.
I fatti risalgono al 2014 quando gli uomini della tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina hanno scoperto il meccanismo truffaldino messo in atto attraverso la vendita di polizze assicurative automobilistiche. La truffa veniva messa in atto sull’asse Vallo di Diano – hinterland napoletano.
Si tratta per la maggior parte di automobilisti residenti in provincia di Napoli, ma fra essi figurano anche diversi stranieri di origine cinese, indiana e romena. La truffa consisteva nell’accendere nuove polizze auto a favore di automobilisti consenzienti ai quali venivano applicate le tariffe della Basilicata anzichè quelle della Campania, e ciò attraverso la contraffazione di documenti. In tal modo si otteneva un consistente risparmio sul premio assicurativo il cui importo, in alcuni casi, risultava essere tre volte minore rispetto alle tariffe vigenti in Campania.
In base a quanto emerso dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle la truffa ai danni delle assicurazioni ammonterebbe a circa 100mila euro. Tra le parti lese ci sono anche quattro compagnie assicurative. L’assicuratrice con la falsificazione dei documenti riusciva a far risultare i titolari della polizza residenti in Basilicata dove il premio annuo è di gran lunga più basso rispetto a quello che invece deve pagare chi risiede in provincia di Napoli. Nei confronti della 35enne invece non si procede per il reato di falso in quanto lo stesso è stato depenalizzato.
– Erminio Cioffi –
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