Con la sentenza del TAR, che ha annullato il Decreto Ministeriale di chiusura della casa circondariale di Sala Consilina, si apre un nuovo spiraglio per la realizzazione di un nuovo carcere. L’ipotesi non è affatto peregrina visto che già esiste il progetto del nuovo penitenziario, progetto che è stato realizzato nel 2010 e che, tra l’altro, sembrava essere prossimo ad essere finanziato dal Ministero della Giustizia.
Con la sentenza del TAR l’amministrazione comunale può a questo punto sbattere i pugni sul tavolo e chiedere che il Ministero dia un seguito concreto all’annuncio fatto nel 2010 dall’allora Guardasigilli Alfano, finanziando la realizzazione del nuovo carcere che, in base a quanto previsto dal progetto, dovrebbe sorgere in un’area di 60mila metri quadrati, individuati in località Santa Maria degli Ulivi. La struttura dovrebbe estendersi su un unico livello per ospitare circa 200 detenuti, sia uomini che donne.
Il carcere era ad un passo dalla sua realizzazione già nel 2010 quando l’allora Ministro della Giustizia Angelino Alfano aveva annunciato ufficialmente che l’opera era stata inserita tra i sette interventi di edilizia carceraria da realizzare con assoluta priorità. Prima ancora di Alfano, a promettere che Sala avrebbe avuto un nuovo carcere, era stato nel 2005 il Ministro della Giustizia Roberto Castelli e sembrava imminente allora anche lo stanziamento di un finanziamento di 33 milioni di Euro. Nelle mani dell’amministrazione comunale però in questi anni è rimasto solo il progetto ed al danno del mancato finanziamento dell’opera si è aggiunta anche la beffa, arrivata un anno fa con la chiusura della casa circondariale.
– Erminio Cioffi –
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