Sembrerebbe esserci un’apertura al confronto a Sala Consilina in merito alla collocazione della tanto discussa antenna 5G che la società Inwit, dopo un accordo con un privato, ha chiesto di posizionare in un terreno di via Fieghi in località Fonti per conto di Vodafone.
Ieri si è tenuto un tavolo tecnico alla presenza della società, dei tecnici, del sindaco Francesco Cavallone e dei consiglieri comunali, dell’avvocato Massimo Puglia, legale di una residente della zona che soffre di serie patologie, del Comitato Ruris, presieduto da Domenico D’Onza che si sta battendo contro l’antenna in un’area troppo antropizzata, e di tutte le altre parti interessate, oltre alle compagnie telefoniche.
L’antenna che dovrebbe insistere in via Fieghi è superiore a 20 W di potenza e da subito la sua installazione non è stata vista di buon occhio dai residenti, considerata la stretta vicinanza non solo ad alcune abitazioni ma anche al Plesso Scolastico di Fonti e a diverse aziende che impiegano numerosi dipendenti, tra cui la DFL di Pasquale Lamura che è stato tra gli imprenditori ad opporsi strenuamente a tutela della salute pubblica.
In seguito al tavolo tecnico tenutosi ieri mattina sembrerebbe però che la società committente sia aperta al confronto e al dialogo per installare l’antenna in un luogo alternativo al terreno di via Fieghi, possibilmente distante dal centro abitato e dalle attività industriali della cittadina. Proprio nell’ultimo Consiglio comunale straordinario si era deliberata all’unanimità la contrarietà al collocamento di antenne 5G in zone urbanizzate, valutando possibili soluzioni alternative anche in attesa della redazione di uno specifico “Piano antenne”.
I rappresentanti di Inwit, facendo valere il proprio punto di vista, hanno evidenziato la necessità dell’installazione di questo genere di antenne per migliorare il segnale delle compagnie telefoniche nel comprensorio valdianese che viene valutato in via di espansione.
Il presidente del Comitato Ruris Domenico D’Onza, nel corso dell’incontro, ha preso la parola dimostrando ancora una volta la propria opposizione all’antenna in via Fieghi e sottolineando quanto stia a cuore ai membri del suo sodalizio la salute dei residenti e soprattutto dei piccoli studenti di Fonti.
Anche la consigliera comunale Angela Freda durante la riunione si è fatta portavoce delle preoccupazioni dei cittadini, non opponendosi al necessario sviluppo tecnologico ma chiedendo di limitare gli eventuali danni che un’antenna troppo vicina alla zona urbana potrebbe arrecare a chi vi risiede o vi lavora per diverse ore al giorno.
La rappresentante della società Inwit presente al tavolo, in seguito agli interventi carichi di preoccupazione di chi da settimane si sta battendo, ha chiarito che sarà possibile trovare una soluzione alternativa a quel terreno in un raggio di azione di circa 300 metri dall’attuale punto prescelto. Sarà dunque necessario individuare un luogo diverso dopo un incontro tra i tecnici e gli amministratori.
Si resta intanto in attesa della prossima Conferenza dei Servizi in programma per il 15 febbraio.
Secondo quanto emerso dal tavolo tecnico non ci sarebbero invece soluzioni alternative riguardo all’altra antenna 5G prevista in località San Sebastiano, trattandosi di una infrastruttura finanziata da fondi PNRR, per cui c’è bisogno di affrettarsi, e di un iter ormai andato troppo avanti.