“Movember” è la particolare terminologia (deriva da “moustache” – “baffi”) che contraddistingue il primo convegno sulla prevenzione urologica maschile che questa mattina si è svolto presso la DFL di Sala Consilina alla presenza dell’urologo Marcello Pittella. L’azienda diretta dalla famiglia Lamura ancora una volta ha messo l’accento sulla prevenzione, ospitando uno dei più brillanti specialisti della materia.
L’incontro, introdotto dal Responsabile Marketing e Comunicazione Pasquale Orlando, si è aperto con i saluti dell’amministratore Pasquale Lamura.
“È necessario anche per noi uomini fare prevenzione. Invito tutti a tenere sotto controllo i valori della prostata – ha esordito il noto imprenditore valdianese -. In futuro vorremmo fare altre giornate simili, per dare attenzione a tutti gli aspetti che riguardano la salute. Abbiamo il dovere, come azienda, di sensibilizzare partendo dai collaboratori. Oggi parte da qui anche un messaggio contro la violenza sulle donne, perché troppi sono gli episodi drammatici che si consumano in Italia”.
Particolarmente attento il pubblico, tutto al maschile, che ha indossato un fiocchetto rosso per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
“Il mio incontro casuale con Pasquale Lamura mi ha portato qui e ne sono onorato, perché in tanti anni non ho mai visto questo tipo di attenzione nelle aziende della Basilicata – ha affermato il dottor Pittella, che è stato Presidente della Regione lucana –. Complimenti, andate avanti così, perché questa azienda è un fiore all’occhiello del Mezzogiorno!”.
Poi una serie di slide informative sul funzionamento del rene, della vescica, della prostata e dei testicoli. La popolazione maschile può essere colpita da infezioni delle vie urinarie alte e basse, calcoli e blocchi renali, impotenza sessuale e neoplasie.
“Prendere un’infezione urinaria è semplicissimo – ha spiegato Pittella –. Nel tempo le infezioni determinano tante piccole calcificazioni nella prostata, per cui sentiremo parlare di prostatite cronica. Quando invece una prostata supera i 45 mm, allora si parla di ipertrofia prostatica. Per quanto concerne i testicoli, l’ecografia e la palpazione sono fondamentali per scoprire tumori”.
Il 35% della popolazione maschile mondiale ha problemi di impotenza sessuale: “È necessario dirlo al medico, senza vergogna. È un problema che viene addebitato al diabete, al fumo, all’alcol e alle cattive abitudini alimentari oltre che allo stress e alle infezioni della prostata”.
Spazio soprattutto al tumore della prostata e alle sue cause: “Possono essere genetiche ma anche legate a stili di vita errati, aumento di ormoni maschili, infezioni o infiammazioni prostatiche recidivanti. L’incidenza è dopo i 50 anni e due su tre dopo i 65 anni. I sintomi sono urgenza della minzione, disturbi sessuali, flusso urinario ridotto, nicturia (alzarsi di notte per fare la pipì), pollachiuria (urinare di frequente), stranguria (dolore durante la minzione) e disuria, cioè sentire bruciore mentre si urina”.
È dunque necessario fare prevenzione attraverso la diagnosi clinica con l’autopalpazione, l’ecografia e gli esami del PSA, un marker della prostata indicativo di infiammazioni normali o tumorali. Si fa prevenzione maschile anche badando allo stile alimentare, riducendo carne rossa e grassi saturi, evitando alcol, fumo e promiscuità sessuale e limitando l’uso eccessivo della bicicletta. Dopo i 35 anni sono consigliati una visita urologica regolare ogni anno, l’esame del PSA totale e libero, ecografia pelvica e trans-rettale ed esplorazione rettale.
“Aggredire in tempo un tumore della prostata significa campare 100 anni. Basta solo non trascurarsi, perché normalmente l’esito nefasto di un tumore riguarda chi ci è arrivato tardi. È da sciocchi non fare prevenzione, perché significa salvarsi la vita” ha chiosato il dottor Pittella che, al termine del convegno, ha anche effettuato delle visite ad alcuni volontari.