Non pagano la TARI, ossia l’imposta comunale per lo smaltimento dei rifiuti e si vedono bloccati i conti bancari.
È quanto accaduto nelle scorse settimane a Sala Consilina dove sono all’incirca 1.020 le cartelle che sono arrivate ai cittadini che non sono in regola con i pagamenti e si sono visti il blocco dei conti.
Il Comune di Sala Consilina si è infatti affidato ad una società di riscossione per alcune morosità: secondo la normativa, l’addetto alla riscossione dei tributi può immediatamente accedere alle banche dati per verificare quali sono i crediti e qual è il patrimonio del contribuente che il Fisco può usare per rifarsi dei mancati pagamenti.
In alcuni casi non si è avvertita la differenza tra chi è in possesso di un conto corrente normale e chi invece lo utilizza per ricevere solo pensione e stipendi. In questo ultimo caso il blocco è stato totale con persone che non hanno potuto riscuotere e che si sono ritrovate senza risorse e senza il rispetto dei limiti di pignorabilità.
“Come gruppo politico – ha dichiarato Antonio Santarsiere, consigliere di minoranza del Gruppo Positivo – avevamo proposto all’amministrazione di fare una rateizzazione ed indicare ai cittadini il debito e permettere così di suddividere la somma. Proposta rimasta inascoltata perchè hanno optato per la soluzione più facile con il pignoramento che ha creato questa situazione”.
– Claudia Monaco –