Importante incontro, questa mattina, presso il Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” di Sala Consilina, sulla sicurezza stradale dal tema “Per le strade della vita” al quale hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine. I saluti iniziali sono stati affidati alla preside Maria Rosaria Ippolito e al consigliere provinciale delegato alla viabilità Antonio Resciglio.
“Questa campagna di sensibilizzazione nasce anche da una mia diretta testimonianza – ha riferito il consigliere del Presidente della Provincia con delega alla viabilità Maria Rosaria Vitiello – ho capito provandolo sulla mia pelle quanto sia importante sensibilizzare tutti. È possibile dare un senso a questa vita e lo voglio fare attraverso il messaggio che trasmetto a voi. Sulla strada dobbiamo stare molto attenti, perchè possiamo essere vittima e carnefice”.
Presente all’incontro anche il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina Davide Acquaviva, per il quale “questo è un tema di attualità. La cultura della guida nel nostro paese è poco diffusa e spesso gli italiani tendono a compiere comportamenti pericolosi per la propria incolumità. La differenza tra ebbrezza e ubriachezza sta nel fatto che il primo è l’alterazione della prontezza dei riflessi, il secondo è la totale scomparsa della capacità di coscienza. Per i neo patentati non ci sono tolleranze, bisogna evitare qualsiasi utilizzo di alcolici. Un reato molto grave è quello dell’omicidio stradale, basta una disattenzione minima per poter ammazzare una persona e la reclusione va dai 6 ai 7 anni; invece se si fa uso di stupefacenti o alcool la reclusione va da 8 a 12 anni.
“Le pene sono alte anche se si provoca la morte di una persona avendo superato il limite di velocità – sottolinea il Capitano – oppure attraversare un incrocio con semaforo rosso o contromano. La pena aumenta se si guida senza patente o con patente scaduta. In Italia nel 2016 ci sono stati 175.791 incidenti che hanno causato 3.283 morti e la domenica è il giorno in cui si registra il livello più alto dell’indice di mortalità”.
“Una persona ubriaca va incontro a delle sanzioni che possono essere amministrative ma anche penali– ha dichiarato Gerardo Bernacchi della Polizia Provinciale- quando una persona ha un valore che va da 0,5 a 0,8 grammi al litro va incontro a sanzione amministrativa, deve pagare un verbale, ci può essere la sospensione della patente e la decurtazione di punti. Superiore a 0,8 si va incontro a sanzioni penali. Quando il sabato sera si esce bisogna designare un guidatore, in modo tale che chi è alla guida è cosciente, ha i riflessi pronti e può guidare tranquillamente senza mettere a rischio la propria vita o quella dei suoi amici”.
– Annamaria Lotierzo-