Come era prevedibile il Comune di Sala Consilina non uscirà dal Consac. E’ stata quindi respinta la richiesta fatta dall’opposizione consiliare ieri sera, in consiglio comunale, al termine della discussione sulla gestione della rete idrica da parte della società per azioni di Vallo della Lucania. Argomento questo portato in consiglio proprio dalla minoranza. Nel corso della discussione, durata circa 3 ore i consiglieri di opposizione hanno attaccato a 360 gradi la gestione del servizio idrico sia per quanto riguarda la parte economica, sia per ciò che concerne la manutenzione della rete idrica.
Oggetto del dibattito è stato in particolar modo il contenuto della relazione fatta dal Consac sullo stato di salute della rete idrica cittadina e sui lavori fatti dal 2012, anno in cui è subentrato nella gestione del servizio idrico integrato cittadino. I consiglieri di opposizione hanno contestato all’amministrazione “l’aumento del costo idrico con la tariffa a carico dei cittadini quasi triplicata, il malfunzionamento dei depuratori, la dispersione del 47,4 per cento del volume dell’acqua immessa nella rete rispetto all’acqua erogata”. Per quanto riguarda invece il contenuto della relazione fatta dal Consac oggetto di ampia discussione è stata la parte in cui sono state evidenziate “carenze igienico – sanitarie a danno delle opere di captazione e di accumulo”. Sul punto l’amministrazione comunale ha spiegato che il rilievo riguarda opere che non erano in funzione quindi non hanno nulla a che fare con l’acqua immessa nelle rete idrica comunale.
Sulla richiesta di uscire dal Consac il sindaco Francesco Cavallone ha spiegato che ciò non è possibile innanzitutto perché l’adesione è imposta da una legge e anche quei comuni che fino ad oggi non hanno aderito saranno costretti a farlo. “Inoltre – ha sottolineato Cavallone – da quando facciamo parte del Consac abbiamo avuto una notevole riduzione delle spese che prima dovevamo affrontare per la manutenzione della rete idrica. L’adesione al Consac è stata una scelta corretta sia giuridicamente che politicamente”.
Critico nei confronti dell’amministrazione è stato il consigliere Michele Galiano. “La posizione dell’amministrazione – ha dichiarato il rappresentante dell’opposizione – non si comprende visto che ci sono altre realtà, come Montesano sulla Marcellana, che lottano per il proprio territorio e nessuno fino ad ora gli ha dato torto per non aver aderito al Consac, invece noi siamo sempre pronti a svenderci al primo territorio che vuole fagocitarci. Nei comuni che non hanno aderito a me risulta che gli allacci e le tariffe sono meno costose. Mi sarei aspettato un atteggiamento meno rigido, questo non è un problema politico ma riguarda le tasche dei cittadini”.
– Erminio Cioffi –
le società pubbliche i costi si raddoppiano e i servizi si scompaiono per i cittadini. Vi è un forte dibattito politico sulle partecipate per il loro costo.
senza prendere in considerazione dell” acqua che prelevano dalle nostre sorgenti e se la rivendono ai comuni del mare. SIAMO SCEMI