“Non un addio, ma un arrivederci per proseguire il nostro cammino di fede che vogliamo sempre più vero”. Con queste parole ieri sera Don Vincenzo Gallo ha iniziato la celebrazione dell’ultima messa come parroco di San Pietro Apostolo, storica parrocchia nel cuore del centro storico di Sala Consilina. Don Vincenzo infatti, dopo 11 anni, è stato trasferito dal Vescovo della diocesi di Teggiano – Policastro Mons. Antonio De Luca, nella parrocchia di San Marco di Teggiano dove affiancherà don Cono Di Gruccio.
A San Pietro invece arriva da Vibonati don Elia Guercio.
Centinaia di fedeli ieri sera hanno preso parte alla Santa Messa concelebrata da don Vincenzo insieme a tutti i parroci della città. “Questa – ha detto don Vincenzo – e’ l‘omelia più difficile per un parroco. Prima di entrare in seminario io invidiavo due parrocchie che vedevo all’avanguardia, una era quella di Bellosguardo e l’altra San Pietro e da sacerdote ho avuto la grazia di svolgere il mio ministero in entrambe”.
Don Vincenzo ha poi raccontato anche un retroscena “tecnologico – spirituale” sul suo trasferimento. “Erano le 14:03 dell’11 luglio ed ero in macchina quando ho ricevuto dal Vescovo un messaggio su Whatsapp con il quale mi comunicava che aveva firmato il decreto del mio trasferimento”.
Il sacerdote ha poi ripercorso alcuni momenti degli 11 anni alla guida della parrocchia ed ha invitato i fedeli ad accogliere con gioia il suo successore. “Non abbiamo mai dato scandalo in 11 anni come comunità e vi invito anche a dimenticare qualche delusione che vi ho dato. Avendo incarichi in diocesi, ammetto di avervi trascurato tantissimo questo è un limite che mi porto e con il senno di poi l’amore per la comunità avrebbe dovuto avere un peso maggiore. Accogliete le novità e don Elia ne porterà tante. Essere ricordato solo per aver restaurato delle cappelle o statue sarebbe stato meschino. Quello che resta sono le relazioni che sono espressione d’amore. Sono rimasto stupito per la dimostrazione di affetto forte nei miei confronti e per la resistenza ecclesiale da parte dei miei confratelli. Don Gabriele Petroccelli ha anche litigato con il Vescovo quando ha saputo del mio trasferimento”.
A proposito dei malumori sorti dopo la notizia del trasferimento don Gabriele al termine della Santa Messa nel suo saluto a don Vincenzo a nome di tutti i confratelli ha precisato che “i preti di Sala non è che non vogliono don Elia, noi non volevamo cambiamenti per evitare che venisse rotto l’equilibrio che si è creato tra i sacerdoti di Sala Consilina”.
– Erminio Cioffi –
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