Si è tenuto ieri a Sala Consilina l’incontro pubblico “Si scrive Santuario dell’acqua Potabile – Si legge salvaguardia dell’ambiente naturale” organizzato dal comitato “Se non ora, quando – Vallo di Diano”.
Un convegno per dare il valore all’acqua come bene comune e per diffondere la cultura della protezione e della tutela. Il convegno, introdotto dal presidente del comitato, l’Avv. Rosy Pepe, ha visto una grande partecipazione da parte di cittadini ed autorità. Presenti inoltre i sindaci di Sala Consilina, Montesano sulla Marcellana, Teggiano, Buonabitacolo, Sant’Arsenio ed il Presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta. Non sono mancate numerose associazioni e comitati ambientalisti, tra cui il comitato “No alla costruzione della stazione elettrica di Montesano Scalo”. Presente il padre missionario Alex Zanotelli.
Al centro dell’incontro, il progetto del professore di geologia Franco Ortolani di istituire un santuario dell’acqua potabile, in particolare nell’area dei Monti della Maddalena a ridosso con la Basilicata, che generano oltre 4000 litri al secondo di acqua potabile. L’idea è stata concepita conseguentemente al decreto “Sblocca Italia” che di fatto sburocratizza l’iter per le trivellazioni petrolifere che vedono interessato anche il Vallo di Diano con le istanze “Montecavallo” e Tardiano”.
Il docente partenopeo, nell’illustrare la proposta presentata ad inizio marzo presso il Parlamento Europeo, ha tra l’altro scritto: “I santuari dell’acqua potabile devono diventare aree ad elevata tutela ambientale, inaccessibili a qualsiasi installazione di pozzi petroliferi o discariche o interventi inquinanti che possano contaminarne gli acquiferi, vincoli che non devono essere superati da qualsiasi scellerato vincolo posto dallo Sblocca Italia o aberranti leggi emanate da uomini barbari. Le leggi della natura ci mettono a disposizione un vero e proprio monumento idrogeologico (gli acquiferi), insostituibile; un santuario che nessuna legge dell’uomo può mettere a rischio di inquinamento.”
– Claudia Monaco –