Domani domenica 24 novembre alle ore 17 in Piazza Umberto I la Parrocchia di San Pietro Apostolo di Sala Consilina ha messo in cantiere, attraverso il progetto “Quello che le donne non dicono, progetto di riflessione e promozione sociale rivolto alla figura femminile”, l’evento “Una luce di Speranza“, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di cui quest’anno ricade il ventennale.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Comune di Sala Consilina, che ha concesso il patrocinio, il Centro Antiviolenza “Aretusa” e la Parrocchia SS. Annunziata.
L’evento rientra nell’ambito delle iniziative che a partire dallo scorso mese di marzo la Parrocchia di San Pietro Apostolo ha messo in cantiere attraverso il progetto. Quest’ultima iniziativa è stata subito sposata dalla consigliera comunale con Delega alle Pari Opportunità, Rosa Melillo, avvalendosi anche del supporto e della collaborazione di altre realtà del territorio, come il Centro Antiviolenza “Aretusa”. Alle 17 ci si ritroverà in Piazza Umberto I dinanzi alla panchina rossa per l’accensione della “Luce” e alle 17.30 la marcia partirà per sostare nei luoghi mariani, chiesa della Santissima Annunziata e di San Pietro Apostolo, cappella della Madonna delle Grazie, grotta della Madonnina in località San Raffaele e cappella della Madonna di Costantinopoli.
“L’intento comune – fanno sapere dalla Parrocchia – è quello di mantenere sempre viva l’attenzione su una tematica non semplice, quali le forme di violenza sulle donne che non hanno tempo né confini. La nostra iniziativa, semplice e chiara nelle sue intenzioni e motivazioni di fondo, nel soffermarsi a riflettere su una tematica purtroppo antica e sempre nuova, assume l’aspetto di una ‘marcia’, di un cammino che vuole caratterizzarsi come una testimonianza umana e cristiana in difesa di tutte quelle donne (senza limiti di età) che portano nel loro cuore una violazione della loro inviolabile dignità. Nel soffermarci sul tema in questione, intendiamo proporre un messaggio positivo, non limitato all’aspetto drammatico che tale fenomeno assume nel quotidiano, ma al contrario, illuminati e guidati da una lampada che percorrerà alcuni luoghi del nostro territorio salese, intendiamo farci portatori di speranza, quella ineliminabile virtù che può consentire a ciascuno di noi di aiutarci insieme ad affrontare, con il contributo di tutti e con la luce della fede, un impegno costruttivo che possa favorire, in termini di possibilità realistiche, una necessaria e progressiva eliminazione di tutto ciò che ancora oggi offende e viola la vita di tante donne, vicine o lontane da noi“.
– Chiara Di Miele –