Si è svolta questa mattina presso l’Aula consiliare del Comune di Sala Consilina la consegna dell’olio raccolto dall’associazione “Una Speranza Onlus” e in particolare dagli ospiti del servizio diurno polifunzionale per disabili “Michelina Garone”.
Come spiegato dal vicesindaco Gelsomina Lombardi, è stata sottoscritta una convenzione con l’Associazione per la raccolta e la produzione per fini solidali delle olive delle oltre 200 piante presenti nella Villa Comunale. L’Amministrazione ha pensato che la percentuale di ristoro dovesse essere data all’intera comunità e in modo simbolico sono state scelte le comunità parrocchiali.
“Già qualche anno fa intraprendemmo un percorso con l’Istituto Agrario – sottolinea il sindaco Francesco Cavallone – Finita quella collaborazione siamo al terzo anno di convenzione con il Centro ‘Michelina Garone’ per quanto riguarda la gestione delle piante di ulivo. Questo ritorno simbolico lo abbiamo destinato ai quattro parroci perché hanno una maggiore conoscenza dei bisogni del nostro territorio. Loro riescono a raggiungere quelle persone che non hanno il coraggio di manifestare una situazione di difficoltà personale ed economica. Questa soluzione da un lato valorizza le capacità del Centro e dall’altro riusciamo a raggiungere questo fine sociale di utilizzo collettivo. Continueremo su questa strada”.
Presenti alla consegna i parroci don Gabriele Petroccelli, don Paolo Longo e don Luciano Laperuta, il consigliere Rosa Melillo e il vicepresidente del Centro Gianfranco Santopaolo.
“Mettiamo in risalto la fatica e il piacere che porta la raccolta delle olive – dichiara Marianna De Vita, psicologa e responsabile del progetto – È una fatica piacevole perché ha raccolto innanzitutto gli ospiti intorno a queste attività. In un momento così difficile abbiamo potuto creare compagnia per loro. Erano presenti anche i volontari del Servizio civile e negli anni è stata occasione per garantire integrazione tra i disabili e volontari. Il nostro scopo è sempre quello di creare comunità intorno alle nostre attività e creare attività affini per i disabili ma che si sposano con la natura e con il benessere di tutti. Abbiamo bisogno non solo di compagnia ma di mani che lavorano insieme per continuare questo obiettivo. Le attività sono una sensibilizzazione sul territorio perché il Centro rappresenta un obiettivo di comunità”.
“C’è una rete e le varie realtà ruotano intorno a queste lattine di olio – commenta don Gabriele – Nel nostro territorio, nonostante le difficoltà, la solidarietà si estende. C’è un crescendo di solidarietà, collaborazione e di gesti semplici. Gli ospiti del Centro sono loro una grande risorsa del territorio e sono loro che con le loro ricchezze diverse hanno tanto da insegnare e comunicare. Ci dicono che bisogna fare qualcosa in più e che bisogna farla insieme. Prendiamo esempio da questo insegnamento e cerchiamo di ungere gli ingranaggi della solidarietà affinché questa macchina della carità possa camminare in modo spedito”.
– Annamaria Lotierzo –