Si è svolta ieri, a Sala Consilina, la conferenza stampa che ha visto protagonisti gli esponenti del Comitato Vallo a Difendere e il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano per illustrare a cittadini e media la petizione #NOTRIVELLAZIONI – Vallo di Diano, lanciata pochi giorni fa.
Oggetto di discussione, l’istanza presentata dalla Shell E&P S.p.A. al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di ricerca di idrocarburi su terraferma denominato “Monte Cavallo”, il quale coinvolge diversi Comuni del Vallo di Diano: Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano.
“Le attività della compagnia petrolifera comportano la destinazione di parte del territorio alla trivellazione del sottosuolo e l’emissione in aria di gas derivanti dall’estrazione di combustibili – hanno dichiarato gli esponenti del Comitato – in contrasto con la vocazione agricola e turistica del territorio. La petizione ha già superato le 1000 firme, ma occorre sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza“.
“Abbiamo presentato un progetto di legge sulle aree protette – ha dichiarato il Consigliere Regionale M5S Cammarano – e sollecitiamo una presa di posizione della Regione Campania, che non si è pronunciata in modo univoco sulle attività estrattive”.
Durante la conferenza sono stati lanciati appelli alle associazioni al fine di creare un’opposizione comune per salvaguardare il territorio e contrastare l’avanzata delle multinazionali petrolifere. L’incontro si è concluso con la lettura di alcuni passi tratti dall’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, che qualifica l’ambiente come patrimonio collettivo dell’umanità e sostiene le energie rinnovabili.
– Mariarita Cupersito –