Il Piano di Zona S4 non dovrà restituire alla Regione Campania il finanziamento di 360mila euro ricevuto nel 2011 nell’ambito del progetto G.I.Se.S. (Gestione integrata dei servizi sociali) della Regione Campania tramite il quale il Piano di Zona ha potuto acquistare macchine e attrezzature d’ufficio, computers e accessori, software di base ed applicativi e apparati per la connettività in rete.
La quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Francesco Caringella, con sentenza ha accolto l’appello presentato dall’avvocato Antonello Rivellese, legale del Comune di Sala Consilina, ente capofila del Piano di Zona ed ha posto la parola fine alla vicenda riconoscendo la legittimità del finanziamento ricevuto. A febbraio del 2013 però a due anni di distanza dall’ammissione al finanziamento la Regione Campania fa un passo indietro e si accorge che il finanziamento non doveva essere concesso. Decide quindi in autotutela di annullare il decreto di ammissione. Per Palazzo Santa Lucia il motivo dell’annullamento è dovuto al fatto che il Piano di Zona, che raggruppa più Comuni, quindi Enti Locali, non può essere considerato un Ente Locale (unica categoria ammessa a partecipare al bando).
Lo scorso 28 Aprile si è tenuta l’udienza davanti al Consiglio di Stato che il 19 maggio ha depositato la sentenza con la quale ha riconosciuto che il Piano di Zona rientra tra le forme associative di comuni che potevano partecipare al bando di gara per la concessione del finanziamento.
– Erminio Cioffi –