“Un puzzle scomposto e solo in apparenza disordinato, nella realtà dei frammenti di luoghi, persone e storie a noi care”, così tratteggia il libro Sacco e saccàritudini. Il partigiano Nicola Monaco e altri sacchesi, edito dalla Print Art di Massimo Boccia, nella sua prefazione, Claudio Saggese, sindaco di Sacco, promotore del progetto di concerto con il Direttore della Bcc Monte Pruno di Roscigno e di Laurino, Michele Albanese.
La presentazione del volume si terrà martedì 4 agosto alle 18.30 in Piazza del Popolo a Sacco, dove, alla presenza di autorità e uomini di cultura, verrà proposto un progetto editoriale inedito per il territorio.
Si tratta di un volume di 208 pagine ideato e curato da Silvio Masullo, con coordinamento editoriale di Lucia Cariello e dei contributi di Alfonso D’Acunto, Enzo Landolfi, Giuseppe Liuccio, Donato Macchiarulo, Mario Macchiarulo, Giovanni Marini, Oreste Mottola, Carmine Salomone, Maria Felicia Troccoli e don Carmine Troccoli.
Le prime 500 copie del libro saranno distribuite a titolo gratuito ai nuclei familiari che vivono in paese e ai sacchesi emigrati in altre località italiane e ed estere.
Sacco e saccàritudini è un lavoro complesso, forse mai affrontato nel Cilento, dove in poco più di 208 pagine si svela un mondo, quello di un paesino, forse misconosciuto, ma che in realtà è custode silezioso di storia, arte, natura e……eroi da svelare.
Il neologismo saccàritudini è stato creato ad hoc per l’occasione e finalizzato a descrivere tradizioni, modi di pensare e vivere tipici del popolo sacchese appare come un film neorealista. Un insieme di voci, unite e disgiunte, che al contempo che ci regalano una diversa visione di Sacco, probabilmente sino ad ora inedita. Fil rouge dell’intera opera è l’importante lavoro di ricerca dedicato alla storia dei partigiani sacchesi.
“Un terzo del libro è dedicato alla storia dei partigiani sacchesi, che si avvale di ricerche d’archivio, documentazione inedita delle famiglie e testimonianze orali – dichiara l’autore Silvio Masullo – Tra queste ultime quella di un distinto signore che all’epoca aveva dieci anni e che il 31 marzo 1945 fu testimone oculare a Sant’Albano Stura (in provincia di Cuneo) della fucilazione di Nicola Monaco, da parte dei fascisti. Nicola, insignito della medaglia d’oro al valor militare, fu giustiziato per il rifiuto di rivelare, dopo ore di torture e sevizie, i nomi dei partigiani della I Divisione Langhe e dei luoghi dove erano nascosti. La storia e la vicenda umana di Nicola si snoda parallelamente a quella di Lello La Valletta, il nome di battaglia del sottotenente Raffaele Monaco, suo cugino, che ebbe importanti responsabilità nelle formazioni partigiane autonome del leggendario Comandante Enrico Martini (Mauri)”.
Al termine della presentazione si terrà un momento conviviale riservato a tutti i partecipanti.
– redazione –