Fu alimentato con sacche scadute Emanuele Scifo, l’infermiere di Battipaglia affetto da una rarissima patologia e per il quale fu messa in piedi una vera e propria campagna di solidarietà per garantirgli un trapianto multiorgani negli USA.
Emanuele nel giugno del 2011 fu sottoposto ad una terapia domiciliare attraverso alimentazione parenterale e lui stesso, dopo essersi sentito male per giorni, si rese conto che le quattro sacche nutrizionali “B Braun Nutripuls Lipud” utilizzate erano già scadute da quattro mesi. Ora sono cinque i sanitari sotto accusa per non aver garantito la regolarità delle cure domiciliari al giovane infermiere battipagliese.
Nello specifico a finire sotto accusa del pubblico ministero Mariacarmela Polito sono stati l’infermiere che prelevò le sacche, quello che le somministrò a casa di Scifo, il medico e l’infermiere che dopo una settimana visitarono Scifo e non si accorsero della data di scadenza sulle sacche e il dirigente dell’Unità per le cure domiciliari che non garantì il rispetto delle procedure necessarie affinchè le cure domiciliari somministrate ad Emanuele avvenissero utilizzando un prodotto salubre.
– redazione –